VOLANTINO DISTRIBUITO IL 14 /12 /2017 ALLA FCA DI POMIGLIANO
E’ ufficiale. A novembre siamo arrivati a produrre un milione di Panda a Pomigliano.
La FIAT ha guadagnato più di dieci miliardi di euro dal 2011.
Calcolando che hanno lavorato 2500 di noi mediamente, perché gli altri erano a cassa integrazione o a solidarietà, ogni operaio ha prodotto 400 Panda.
Facendo un conto facile, con dieci Panda copriamo abbondantemente il salario di ognuno di noi in questi anni. Quindi, ogni operaio ha prodotto 390 Panda per gli altri, quasi quattro milioni di euro, principalmente per gli azionisti e i dirigenti FIAT. Questa è la ripartizione della ricchezza tra operai e padrone.
Noi produciamo tutto e arriviamo si e no a fine mese, lui scoppia facendo la bella vita.
E’ normale che usa tutti i mezzi per tenerci sotto.
Per il padrone belle case, belle macchine, belle barche, belle donne (?). E per noi? Poco tempo per le famiglie, pochi soldi per poter fare qualche cosa di veramente divertente.
Una volta avevamo il “posto” più o meno sicuro. Adesso lavoriamo alla giornata. Finchè il padrone ingrassa noi buttiamo la vita sulle linee a ritmi impossibili e con poche pause. Quando il mercato “non tira più” siamo fuori con il sussidio della cassa integrazione o dei contratti di solidarietà fino a quando durano.
Tutti ci vogliono convincere che questa è sempre stata la vita dell’operaio, che l’economia va così.
Ma dove sta scritto che noi dobbiamo essere schiavi e una minoranza di parassiti devono vivere, e bene, di quello che solo noi produciamo?
La generazione dei nostri padri qualche miglioramento ogni tanto lo avevano. Qualcosa in più in busta paga, qualche diritto nella fabbrica. La possibilità di scioperare quando le cose andavano veramente male. E poi, la cosa fondamentale: la speranza che i figli avrebbero fatto una vita migliore.
Per noi tutto questo non esiste più. Invece di andare avanti siamo tornati indietro. Niente diritti, ricatti costanti sul lavoro, paura di scioperare, i figli che hanno una prospettiva ancora peggiore della nostra.
Chi ce lo fa fare?
Non è andata sempre così. Quando gli operai si sono organizzati e hanno messo in campo la loro forza collettiva nessuno li ha potuti fermare. I padroni si sono dimostrati per quello che sono: quattro figli di papà abituati a fare la bella vita. Quando abbiamo dimostrato la forza tremenda della nostra classe se la sono fatta sotto. E ancora lo ricordano con terrore.
Il dominio di pochi sulla maggioranza si ha solo se la maggioranza accetta di essere dominata.
Nella crisi attuale o ci ribelliamo alla dittatura del padrone, o andremo sempre peggio. Queste sono le due uniche possibilità che abbiamo davanti.
ASSOCIAZIONE per la LIBERAZIONE degli OPERAI
Sezione Napoli
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