martedì in Confindustria si sono riuniti i padroni americani con i loro consulenti “risorse umane” e i loro referenti italiani da una parte, e il responsabile di zona Fiom e i delegati RSU dall’altra. Hanno parlato di piano industriale, contratti di solidarietà e uscite “morbide”. E la delegazione non è stata sostenuta con presidio sotto Confindustria durante l’incontro ! Un inizio di trattativa morbido per il padrone, cedente per i lavoratori!
Oggi giovedì è previsto incontro in fabbrica per discutere di un piano industriale per il recupero ! dell’azienda e di posti di lavoro !: sono previsti incontri tra amministratore delegato, responsabili di area e Fiom/RSU. Ancora una volta i lavoratori non sono presenti e la valutazione, che non è fatta complessivamente ma area per area, divide i lavoratori su questioni minori, mette i gruppi in concorrenza tra loro e riduce la loro capacità di mobilitazione e resistenza.
Sindacato e azienda hanno poi fissato un prossimo incontro per il 7 maggio: la procedura di licenziamento collettivo che scade tre giorni dopo non è stata ritirata!
L a stampa locale strombazza che il padrone ha fatto un passo indietro, ma a queste condizioni sono i lavoratori che rischiano di farlo: sono loro che devono far pesare la volontà di resistere e mobilitarsi di conseguenza per ottenere il ritiro dei licenziamenti
romke
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