Redazione di Operai Contro
Sono anni che noi operai dell’ILVA siamo stati costretti a lavorare con la morte sulle spalle e la minaccia di licenziamento.
Intanto negli ultimi mesi sindacalisti e Calenda ballavano.
Ora i sindacalisti interrompono il tavolo al MISE con questa motivazione: “La proposta del governo sulla vertenza Ilva è irricevibile. La trattativa non è mai entrata nel merito, nulla è comunque cambiato sull’occupazione. “
Nella proposta ha specificato la segretaria generale Francesca Re David: “ non ci sono cambiamenti da parte di Mittal. Il problema è che tutto il negoziato è condizionato dal contratto di affitto e la trattativa è bloccata da questo contratto.”
Solo adesso i sindacalisti si ricordano del contratto d’affitto. Loro conoscevano il contratto d’affitto da mesi
Mittal nel contratto d’affitto firmato dal governo Gentilone e dal loro compare della confindustria Calenda stabiliva 6000 operai in esubero e la riassunzione degli altri come nuovo contratto. Come dire che 6000 operai perdevano il salario e gli altri se lo vedevano diminuire
Per mesi i sindacalisti della CGIL-CISL-UIL hanno ripetuto che nessun operaio sarebbe stato licenziato. Intanto sottoscrivevano la CIG per 6000 operai. Cassa che scade a Luglio. Ora dicono di non essere stati a conoscenza delle condizioni del contratto d’affitto
Calenda ha sempre sostenuto gli interessi di Arcelor-Mittal. Per gli esuberi operai Calenda aveva predisposti una serie di storielle per favorire esodi volontari (autolicenziamenti), attraverso incentivi economici, outplacement, autoimprenditorialità e accompagnamento alla pensione.
Operai, ora i sindalisti di Fiom-Fim e Uilm fanno i verginelli pronti a svenderci a Mittal. Operai, dobbiamo organizzarci noi per difendere i nostri interessi.
Un operaio ILVA
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