la lega di Salvini e il M5S di Di Maio proseguono a scivere il loro contratto di governo.
I due grandi partiti della piccola borghesia hanno alla fine avuto il via libera dai padroni per il tentativo di formare un loro governo che salvaguardi gli interessi del capitale finanziario e industriale e dia un contentino alla piccola borghesia del nord e a quella del Sud. Alla fine il pregiudicato Berlusconi si è dovuto fare da parte.
Il rischio per la borghesia era grande: Diventavano necessarie nuove elezioni ed il rischio che le posizioni di Lega e M5S divenissero sempre più radicali e il numero dei loro votanti sempre più grande non poteva essere accettato dalla borghesia.
Alla fine si è giunti a questo tentativo di contratto che potrebbe riuscire.
Per gli operai il “Contratto del governo del cambiamento” non ha molto.
Si parla di qualche modifica della legge Fornero
Si parla, forse di qualche modifica, sull’articolo 18 abolito da Renzi
Non c’è niente per strage di operai nelle fabbriche
Non c’è niente sui salari
Niente,direttamente per gli operai non c’è niente
Lega e M5S devono ricordarsi che la maggioranza degli operai non ha votato nessun partito.
Se il ” Contratto per il governo del cambiamento” sarà il solito bidone. I padroni non avranno più alternative
Un operaio
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