I ferrovieri francesi hanno tenuto un referendum intersindacale per valutare la riforma delle ferrovie -SNCF – proposta dal governo (privatizzazione del trasporto passeggeri, perdita di benefici salariali) per intervenire sul debito accumulato dalla SNCF
I votanti erano più di 91000 (61% di tutti i ferrovieri) e il 94,97% ha respinto la riforma. Il referendum era stato organizzato dai quattro sindacati coinvolti nella vertenza:
CGT Cheminots – UNSA Ferroviaire – CFDT Cheminots – SUD Rail
Il referendum non è vincolante per SNCF e governo ma da idea della volontà di proseguire la lotta iniziata ai primi di aprile con scioperi ogni 5 giorni.
Sembra che i ferrovieri riescano a contrastare l’accerchiamento mediatico con successo con forme di lotta a volte decise e originali: manifestazioni in piazza con studenti e lavoratori di altre aziende, ma anche apertura forzata di caselli autostradali in uscita o blocco delle casse in un supermercato Carrefour per “spese proletarie”.
Ricevono il sostegno di altri lavoratori che manifestano in loro favore in varie zone del paese e CGT Energia minaccia il taglio della fornitura di elettricità ad aziende che licenziano (es. Carrefour) e attua sospensioni momentanee della fornitura alle linee del TGV
E’ stato anche raccolto 1.000.000 di euro a sostegno della lotta
romke
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