Non da oggi è stato decretato come tale. Un delitto in piena regola, quasi perfetto non fosse per i sopravvissuti che scavano sentieri nel deserto. L’utopica idea di fare delle frontiere dei luoghi di transito per l’umana mobilità è ormai un atto tra i più sovversivi. Dichiarare che il mondo, così com’è pensato, non è che una serie di muri e fili spinati organizzati è inconcepibile. Muoversi, portandosi dietro radici nomadi, suona come un’eresia contemporanea. Il diritto di inventare la coniugazione del verbo viaggiare è insostenibile, se non si danno prima garanzie di lealtà al sistema. L’unico modello accettabile […]
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