Alla Scala di Milano come ogni anno è andato in scena lo spettacolo per i parassiti della Repubblica.
Oltre al presidente Mattarella, presenti anche i ministri Alberto Bonisoli e Giovanni Tria, la presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati, il principe Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo, il presidente Mediaset Fedele Confalonieri, l’ex premier Mario Monti, il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, la senatrice a vita Liliana Segre con Roberto Cenati dell’Anpi di Milano, il numero 1 di Brembo Bombassei, Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, l’imprenditrice Diana Bracco, Livia Pomodoro, l’imprenditore Arturo Artom, l’ex ministro Corrado Passera, la presidente Eni Emma Marcegaglia. E poi gli chef Davide Oldani, Claudio Sadler, Ernst Knam, l’attrice Dalila di Lazzaro, le stiliste Lella e Gigliola Curiel, Irene Pivetti, il ballerino Sergei Polunin. Fuori la piazza blindata per le proteste dei centri sociali.
Cultura e musica sono “baluardo della democrazia” ha detto il presidente della Repubblica in camerino al direttore musicale della Scala Riccardo Chailly quando lo ha incontrato durante l’intervallo
Sarebbe stato meglio dire che la strage degli operai per il profitto è il fondamento della democrazia dei padroni.
Un operaio di Milano
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