Archive for Febbraio 24th, 2019
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![I pastori non si sono piegati, accordo saltato. La soluzione di Salvini, Ministro degli Interni, in 48 ore, è una sola: denunce e tribunali I pastori sardi non hanno accettato il piano fasullo deciso da governo e industriali e hanno formulato la proposta di 80 centesimi al litro subito e 1 euro entro quattro mesi, sostenendola con nuovi presidi, blocchi stradali e sversamenti di latte. Ma al tavolo di filiera indetto al ministero dell’Agricoltura per il 20 febbraio i rappresentanti della controparte (Federdistribuzione, cioè la Gdo; Federalimentare, cioè le industrie degli alimenti e delle bevande; tutti i Consorzi di […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2019/02/10-guerra-del-latte-200x110.jpg "GUERRA DEL LATTE, DAI TAVOLI MINISTERIALI AI TAVOLI DELLE QUESTURE")
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GUERRA DEL LATTE, DAI TAVOLI MINISTERIALI AI TAVOLI DELLE QUESTURE
Posted 24 Febbraio 2019I pastori non si sono piegati, accordo saltato. La soluzione di Salvini, Ministro degli Interni, in 48 ore, è una sola: denunce e tribunali I pastori sardi non hanno accettato il piano fasullo deciso da governo e industriali e hanno formulato la proposta di 80 centesimi al litro subito e 1 euro entro quattro mesi, sostenendola con nuovi presidi, blocchi stradali e sversamenti di latte. Ma al tavolo di filiera indetto al ministero dell’Agricoltura per il 20 febbraio i rappresentanti della controparte (Federdistribuzione, cioè la Gdo; Federalimentare, cioè le industrie degli alimenti e delle bevande; tutti i Consorzi di […] -
![Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia! Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica. Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso. Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2019/02/thyssenKruppto-200x110.jpg "THYSSENKRUPP, TUTTI LIBERI")
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THYSSENKRUPP, TUTTI LIBERI
Posted 24 Febbraio 2019Escono di galera i due manager italiani dopo solo due anni e mezzo, quelli tedeschi non ne faranno nemmeno un giorno. La chiamano giustizia! Il 7 dicembre 2007 sette operai della Thyssenkrupp di Torino furono bruciati vivi nella fabbrica. Nonostante i frequenti incendi sulla linea 5, gli estintori erano quasi vuoti, le manichette di acqua inutili, l’impianto non era adeguato perché il management sapeva che lo stabilimento sarebbe stato chiuso. Sette operai furono bruciati vivi per la sete di profitto dei padroni. Nei giorni scorsi ha lasciato il carcere dopo due anni e mezzo Cosimo Cafueri, ex responsabile della […] -
![I gilets jaunes fondano un nuovo modo di fare politica nella lotta di strada, bisogna scrollarsi di dosso anni di passerelle elettorali, di rappresentanze parlamentari compromesse, di arrivisti politici Ingrid Levavasseur è una signora di provincia che fa l’infermiera in una città della Normandia, ha un lavoro pagato al minimo che gli permette con fatica di arrivare a fine mese, due figli da allevare da sola perché divorziata, parla un francese corretto, ha dichiarato di non seguire particolarmente la politica e di aver votato Macron alle ultime elezioni, era salita alla ribalta come una delle prime portavoce del movimento. […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2019/02/9-LA-POLITICA-DEL-FERRO-E-DEL-FUOCO-200x110.png "LA POLITICA DEL FERRO E DEL FUOCO")
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LA POLITICA DEL FERRO E DEL FUOCO
Posted 24 Febbraio 2019I gilets jaunes fondano un nuovo modo di fare politica nella lotta di strada, bisogna scrollarsi di dosso anni di passerelle elettorali, di rappresentanze parlamentari compromesse, di arrivisti politici Ingrid Levavasseur è una signora di provincia che fa l’infermiera in una città della Normandia, ha un lavoro pagato al minimo che gli permette con fatica di arrivare a fine mese, due figli da allevare da sola perché divorziata, parla un francese corretto, ha dichiarato di non seguire particolarmente la politica e di aver votato Macron alle ultime elezioni, era salita alla ribalta come una delle prime portavoce del movimento. […] -
![Di Maio come Renzi alla corte degli industriali. In visita alla Leonardo di Pomigliano per raccogliere consensi di manager, impiegati servizievoli e tecnici illusi Caro Operai Contro, qualche giorno fa, il 18 febbraio, con il capo del governo Conte, Di Maio ha fatto visita alla Leonardo ex Finmeccanica di Pomigliano D’Arco, azienda del settore Difesa e Spazio il cui maggior azionista è lo Stato. Di Maio ha parlato come faceva Renzi, cercando di accaparrarsi consensi, possibilmente i voti nelle vicine elezioni amministrative e poi le europee. Ad ascoltarlo oltre ovviamente ai manager, c’era un mix della piccola borghesia in […]](https://www.operaicontro.it/wp-content/uploads/2019/02/muso-200x110.jpg "UNO VALE L’ALTRO")
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UNO VALE L’ALTRO
Posted 24 Febbraio 2019Di Maio come Renzi alla corte degli industriali. In visita alla Leonardo di Pomigliano per raccogliere consensi di manager, impiegati servizievoli e tecnici illusi Caro Operai Contro, qualche giorno fa, il 18 febbraio, con il capo del governo Conte, Di Maio ha fatto visita alla Leonardo ex Finmeccanica di Pomigliano D’Arco, azienda del settore Difesa e Spazio il cui maggior azionista è lo Stato. Di Maio ha parlato come faceva Renzi, cercando di accaparrarsi consensi, possibilmente i voti nelle vicine elezioni amministrative e poi le europee. Ad ascoltarlo oltre ovviamente ai manager, c’era un mix della piccola borghesia in […]