La guerra in Libia tra i mercenari del dittatore della Tripolitania e i mercenari del dittatore della Cirenaica è una guerra per il controllo dei nuovi pozzi petroliferi e delle riserve di gas.
I due dittatori combattono pagati e armati dagli imperialisti europei.
Le fazioni della borghesia libica vogliono partecipare agli affari degli imperialisti europei.
I padroni Francesi con il loro governo dalla parte di Haftar. I padroni italiani e il loro governo dalla parte di Al–Sarrāj.
Fino a quando non sarà definita la partita del petrolio in Libia non si potrà parlare di pace.
I padroni italiani sono presenti in Libia con un contingente militare da diversi anni.
Prima Minniti ministro dell’interno del Pd, poi Salvini hanno dato armi e milioni di euro ai mercenari della fazione di Al–Sarrāj in difesa degli interessi dell’ENI.
I governi italiani non sono riusciti a bloccare il generale Haftar e i suoi alleati Francesi.
I profitti dell’ENI servono per garantire il pagamento di una aristocrazia di operai in Italia che possa bloccare e impedire la rivolta degli operai
E’ interessante a tale proposito leggere le dichiarazioni dei politici del governo.
– Il ministro dell’interno Matteo Salvini afferma: ” Se ci fossero interessi economici dietro al caos in Libia, se la Francia avesse bloccato un’iniziativa europea per portare la Pace, se fosse vero, non starò a guardare. Anche perché le conseguenze le pagherebbero gli italiani”.”Se qualcuno per business gioca a fare la guerra, con me ha trovato il ministro sbagliato”, ha aggiunto.
– Se fosse confermato sarebbe grave. Mi auguro, e lo dico con spirito propositivo, senza voler fare polemica, che Parigi spieghi quanto prima le sue intenzioni sulla Libia e chiarisca la sua posizione su Haftar. L’Italia è per la pace”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in merito alla notizia secondo cui la Francia ha bloccato la dichiarazione Ue in cui si chiedeva al generale Haftar di cessare dall’offensiva militare in Libia.
– “La Missione italiana in Libia è unicamente orientata ad incrementare le capacità di stabilizzazione del Paese. E’ indispensabile evitare gli errori commessi nel passato con interventi militari che hanno solo peggiorato la situazione”. Lo scrive su Fb il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. “Per questa ragione – aggiunge – non servono prove di forza o azioni dimostrative di alcun genere; l’unico obiettivo è mantenere l’Italia, i suoi cittadini e le sue aziende in sicurezza” e supportare le riconciliazione nazionale.
Dietro tanto parlare di pace i politici del governo si preparano alla guerra contro la Francia in difesa degli interessi economici degli imperialisti dell’ENI.
La guerra e la morte per migliaia di giovani è quello che Salvini e Di Maio e il loro governo preparano.
L.S.
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