Mentre il Reddito di Cittadinanza e quota 100 incontrano problemi, la pace fiscale, il condono, va a gonfie vele. La politica fiscale del governo Salvini – 5 Stelle, compra i voti dei piccoli evasori.
Caro Operai Contro, con alcune sue leggi decisamente antioperaie e antipopolari, come la “legittima difesa” e il “decreto dignità”, con cariche della polizia, sfratti esecutivi di nullatenenti, sgomberi di centri sociali e associazioni senza fini di lucro, il governo Salvini – 5 Stelle attacca operai, immigrati, poveri e disoccupati che protestano.
Per questi strati non attua nessuna seria politica di contrasto al disagio sociale. Anzi ne aggrava le difficoltà, con Salvini che al grido “prima gli italiani”, scatena i fascisti (così si autodefiniscono loro stessi) di CasaPound, contro le minoranze sociali colpevoli di essere tra le più povere.
Salvini e i fascisti fanno leva su un sottoproletariato che non distingue chi sono i suoi reali nemici, responsabili della sua condizione sociale, e se la prende con i suoi simili, a volte in condizioni ancora peggiori.
Altra musica invece con il decreto denominato “pace fiscale”, con il quale il governo sfrutta ai fini elettorali il debito dovuto allo Stato, per le tasse non pagate, dai padroncini autonomi e dai bottegai, dal 2000 al 2017.
Dopo aver tolto ogni maggiorazione sanzionatoria sul debito e cancellato ogni indagine e accertamento a carico di questi evasori, il governo Salvini – 5 Stelle abbatte drasticamente l’importo complessivo del debito di ciascun evasore, dando inoltre la possibilità di pagare la parte residua in 18 rate nei prossimi 5 anni.
In molti casi dove l’Isee (indicatore della situazione economica equivalente), non supera i 20 mila euro annui, le cartelle di Equitalia vengono totalmente rottamate: il condono è totale a costo zero.
Non tragga in inganno l’Isee di 20 mila euro. Ogni anno nella dichiarazione dei redditi, gioiellieri ed idraulici dichiarano al fisco 8 mila o poco più euro annui. Artigiani, bar e negozi fanno altrettanto, ricorrendo al lavoro nero e non emettendo fatture e scontrini.
Pur non addentrandoci negli aspetti tecnici della “pace fiscale”, contenuta nella legge di bilancio 2019, risulta significativo come padroncini e bottegai sfruttano questa strumento, traendone grossi vantaggi.
Citiamo dal “Sole 24 ore” del 7 maggio 2019: “La pace fiscale oltre 1,7 milioni di adesioni. Mentre sono 5 milioni, su una platea di circa 12 milioni i contribuenti che si sono visti stralciare in automatico micro-cartelle da 1.000 euro ricevute da Equitalia tra il 2000 e il 2010”.
E ancora: “Il 55% sono grandi debitori con importi sopra i 100 mila euro, il 12,6% arrivano fino a 10 mila euro di debito”. Fin qui il “Sole 24 ore” del 20 marzo 2019, quindi per deduzione il restante 32,4% dei debitori, si trova nella fascia tra i 10 mila e i 100 mila euro di debito. Tutti i debiti che in ogni fascia non vengono totalmente rottamati subiscono comunque un drastico ridimensionamento.
Con questa politica fiscale il governo Salvini – 5 Stelle compra i voti dei piccoli evasori, regalando loro l’impunità dopo 17 anni di evasione ed elusione fiscale.
Questa del governo Salvini – 5 Stelle è una provocatoria e insopportabile disparità di trattamento, rispetto ai salari operai tra i più bassi d’Europa. Rispetto ai poveri, per i quali è prevista addirittura la galera se dichiarano il falso per ottenere quattro soldi del reddito di cittadinanza, promessi dallo stesso governo che invece, con la “pace fiscale” cancella o taglia gran parte del debito di padroncini e bottegai, che per 17 anni non hanno pagato le tasse, e con un colpo di spugna azzera anche i relativi reati e ogni procedimento giudiziario a loro carico.
La “pace fiscale” per i piccoli evasori funziona. Salvini l’altra sera in televisione ha sbandierato che “grazie a questo governo, oggi 2 milioni di cittadini sono liberi, non sono più prigionieri del fisco”. Per Salvini questi evasori sono “prigionieri” condannati a pagare le tasse. Come dare del coglione a tutti quelli che le tasse le hanno sempre pagate. Anche loro d’ora in avanti per non essere più prigionieri, smetteranno di pagarle ?
Il governo Salvini – 5 Stelle, per bocca del sottosegretario all’economia Massimo Bitonci, ha già annunciato che la “pace fiscale”, scaduta a fine aprile, verrà prorogata almeno fino ad ottobre, se necessario anche oltre, finchè padroncini e bottegai saranno liberi tutti dalle tasse. Poi il governo Salvini – 5 Stelle, per rifarsi del mancato gettito, busserà alla porta della media e grande impresa e queste si rifaranno schiacciando ancora i salari e i tempi di lavoro degli operai.
Saluti Oxervator
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