La manifestazione antifascista di Genova contro il comizio di Casa Pound. Le violenze della celere di Matteo Salvini contro gli antifascisti sono ora riconosciute da quasi tutti i giornali e le TV. Il fatto che ha reso evidente le violenze e le torture della polizia è il trattamento subìto dal giornalista Stefano Origone.
Pare che il procuratore della repubblica emetterà un ordine di reato contro il gruppo di poliziotti del Reparto Mobile che ha picchiato il giornalista di Repubblica Stefano Origone rompendogli due dita, una costola e provocandogli altre lesioni.
Ora vengono le scuse, che dimostrano come la violenza e la tortura siano un fatto normale della Celere. Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi ha telefonato al giornalista per esprimere la sua solidarietà.
Ma il procuratore di Genova nelle sue considerazioni si chiede:” Il giornalista Origone era in piazza a svolgere il suo lavoro di cronista in modo pacifico e non so come possa essere stato scambiato per un facinoroso.
Per il procuratore capo di Genova i manifestanti antifascisti sono dei facinorosi.
Il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, commentando i fatti di Genova afferma: “Non è possibile che ci siano poliziotti e carabinieri perennemente aggrediti – aggiunge – gente che va in giro con i caschi, con le spranghe, con gli spray, con i bastoni, a volto coperto”. Salvini forse si riferisce ai poliziotti della celere che vanno i giro con i caschi, a volto coperto, con i manganelli. Può comunque chiedere chiarimenti al giornalista Stefano Origone.
Per certo, questa volta, il leghista Salvini non può parlare di centri sociali.
Gran parte dei manifestanti erano operai. Basta vedere le foto del presidio sotto la questura.
Per chi pensa che, tuttavia, magistratura e questore prenderanno provvedimenti contro le violenze dei poliziotti va ricordato che, per “i fatti del G8 di Genova 2001”, circa 250 procedimenti, originati da denunce nei confronti delle violenze di esponenti delle forze dell’ordine per lesioni, furono archiviati con la scusa dell’impossibilità di identificare personalmente gli agenti responsabili. Nonostante, il 7 aprile 2015 la Corte europea dei diritti dell’uomo abbia dichiarato all’unanimità che è stato violato l’articolo 3 sul “divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti” durante l’irruzione della scuola Diaz.
Per il futuro i celerini di Salvini, però, devono stare molto attenti. A fronte della violenza della polizia per proteggere Casa Pound sta tornando a Genova un antifascismo che vede una presenza consistente di operai
L.S.
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