I padroni rispondono alla crisi di sovrapproduzione licenziando gli operai. Nei centri industriali la situazione è pesante e il sindacato sa opporre solo le solite fantasiose richieste di investimenti.
Gli
operai sono stati costretti a produrre molte merci che i padroni non
riescono a vendere.
L’ISTAT pubblica spesso la notizia che gli
occupati aumentano. L’ISTAT non fa riferimento all’occupazione di
operai. Vediamo di esaminare l’occupazione degli operai
metalmeccanici. Esaminiamo una singola provincia: Terni.
Ci sono
2.050 operai metalmeccanici in meno sul territorio ternano oggi
rispetto al 2008, anno di inizio della crisi economica. Gli
operai metalmeccanici sono un settore che da solo pesa il
56% dell’intero manifatturiero nella provincia. La cassa
integrazione straordinaria, è raddoppiata, passando da 110.000
a 220.000 ore. I sindacati non hanno fatto mai niente per
opporre gli operai ai licenziamenti, I sindacati hanno continuato a
chiedere la CIG cioè a differire la data del licenziamento. La
situazione è ancora più pesante se poi si esamina l’AST di Terni.
L’azienda controllata alla ThyssenKrupp AG va avanti a colpi di CIG e
quindi di riduzioni di salario per gli operai. L’azienda ha messo 700
operai in CIG dal 13 settembre 2019 per 13 settimane ed ha comunicato
345 esuberi per il nuovo anno. I sindacati fingono di disperarsi ma
in realtà non fanno niente. La Fiom di Terni fa i conti per il
padrone. Per la FIOM l’obiettivo deve essere il mantenimento
del milione di tonnellate di ‘fuso’, architrave su cui si regge
l’intero assetto impiantistico e occupazionale (2.350
dipendenti) di Ast: “Se la scelta è di continuare a
importare le bramme dall’Asia – ha osservato ancora il sindacalista
–, allora l’unica possibilità è quella di fare investimenti
sul prodotto e sul processo, sia nella direzione della sostenibilità
ambientale, sia, soprattutto, per potenziare l’area a freddo
e consentire così il pieno funzionamento di tutti gli impianti
anche nel caldo”.
La FIOM pensa di fare i piani
industriali per i padroni, ma i padroni sono molto più bravi dei
sindacalisti della FIOM. Ai sindacalisti non resta che fare fumo per
ingannare gli operai.
L.S.
Comments Closed