Ora tutti i democratici saranno pronti a denunciare il razzismo, ripeteranno che neri e bianchi hanno gli stessi diritti, che la brutalità della polizia deve finire. Ma chi si schiererà con gli incendiari, con la gioventù nera e bianca che sta mettendo a ferro e fuoco 25 città degli Stati uniti? Lo faremo noi, gli operai del partito operaio. Chi semina vento raccoglie tempesta.
Si può calpestare un uomo perché è nero nella civile America, si può soffocarlo per strada perché un poliziotto è così sicuro di avere lo Stato dalla sua parte? Si può vedere una scena del genere dopo duecento anni di chiacchiere contro il razzismo, di enunciazioni sull’uguaglianza di diritti? Non si può. E la società dei ricchi deve pagare un prezzo. Ed il prezzo lo sta pagando, vanno a fuoco commissariati di polizia, supermercati saccheggiati e l’onda della rivolta non si è ancora infranta. Il governo sta schierando la guardia nazionale ma per sedare una rivolta così potente dovrebbe eliminare tutti i neri d’America.
Se il sistema sociale gestito dai padroni, e quello degli Stati Uniti ne è la forma più sviluppata, produce ancora razzismo e brutalità poliziesca una ragione ci sarà. Il sistema dello sfruttamento ha bisogno di schiavi e se può usare il colore della pelle per avere schiavi più a buon mercato e più sottomessi non ha nessun interesse a finirla con la discriminazione razziale. Lo sanno bene anche i nostri padroni delle campagne, caporali e politici conniventi e prefetti e poliziotti che più delle volte si girano dall’altra parte. Lo sanno bene quelli che si affrettarono a condannare la violenza dei braccianti neri che si rivoltarono a Rosarno dopo la strage dei loro compagni.
Ma ora l’America brucia. Una vita nella miseria accompagnata dalla prepotenza dei poliziotti è diventata insopportabile, le manifestazioni con le petizioni hanno fatto il loro tempo, le risposte più naturali sono diventate il fuoco e il saccheggio. Il fuoco per cancellare l’ambiente sociale in cui bisogna subire una prepotenza così brutale. Il saccheggio per appropriarsi di quei beni, che pur avendoli prodotti, sono del tutto irraggiungibili ai milioni di poveri, a maggioranza neri, degli Stati Uniti.
Gli operai del partito operaio, che conoscono la prepotenza di chi sta in alto, che conoscono la realtà della miseria, che sanno come possono ferire le ingiustizie dei padroni e dei loro governi, vanno oltre la denuncia generica del razzismo, oltre la semplice indignazione, si schierano con la gioventù nera e bianca in rivolta per le strade delle città americane. Sono gli schiavi che alzano la testa, è il mondo nuovo che si sta manifestando con tutta la sua forza.
Partito Operaio
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