I rappresentanti sindacali di USB, SI Cobas, FLMU e Cobas della FCA di Pomigliano, Melfi e indotto, Mirafiori, Termoli e degli operai di Cassino, in un comunicato congiunto, chiedono per tutti gli operai in CIGS un’integrazione piena del salario. La FCA i finanziamenti li ha avuti, ora mettano i soldi nella busta paga
Mentre
allo Stato dà pochissimo perché ha la sede fiscale all’estero,
dallo Stato invece Fca avrà la garanzia sul prestito di 6 miliardi e
trecento milioni di euro, ad interessi bassissimi e, se verrà
restituito, a lunga scadenza.
Tra i motivi ufficiali del
prestito, la FCA ha messo il bisogno di soldi per sostenere i
dipendenti. Una bugia incredibile. La maggior parte dei dipendenti è
in cassa integrazione, cioè pagata dall’INPS, cioè pagata da
tutti noi visto che siamo noi a finanziare l’INPS, Mentre quelli
che lavorano, come alla SEVEL, fanno guadagnare una montagna di soldi
al padrone.
Ora che Fca è sicura di prendere i soldi,
l’8 e l’11 di giugno Pomigliano e Melfi non riaprono.
FCA
si prende questi soldi e non più tardi di un anno fa ha dato 2
miliardi di euro agli azionisti per la vendita della Marelli, e nelle
casse del gruppo sono entrati altri 4 miliardi e duecento milioni
sempre dalla vendita.
Non solo, FCA ha confermato,
nonostante la pandemia, che con la fusione con Peugeot verranno
distribuiti agli azionisti 5 miliardi e cinquecento milioni di euro
di dividendi. Come non ha smentito il dividendo di 1 miliardo e cento
milioni di euro che verrà distribuito agli azionisti quest’anno.
In
più c’è da dire che FCA, si stima, abbia circa 18 miliardi di
liquidità in cassa. La questione è che i padroni pensano solo ai
soldi e sono senza scrupoli, e questi di FCA in particolare.
Mentre
gli azionisti ingrassano noi operai facciamo la fame.
La
cassa integrazione ci fa perdere parecchie centinaia di euro.
Siamo quasi al livello del reddito di cittadinanza, dopo che FCA per
decenni ci ha spremuti come limoni. Quando parlano i sindacalisti
sono talmente compiacenti con il padrone che non si capisce se siano
i rappresentanti dei lavoratori o facciano parte del consiglio di
amministrazione di FCA. Si arrabbiano con il governo che non
incentiva la vendita di auto al posto delle biciclette. Chiedono a
gran voce di sostenere la FCA con altri soldi.
Degli
operai se ne fottono, servono solo per le tessere che continuano a
pagare anche in cassa integrazione, controllando i lavoratori aiutano
il padrone a far passare tutto senza alcuna reazione, così facendo
si garantiscono una carriera all’esterno della fabbrica, senza più
lavorare.
OPERAI. Nella emergenza
coronavirus abbiamo scoperto, dopo anni in cui ci dicevano che
eravamo spariti come classe, che il nostro lavoro è essenziale per
far funzionare il baraccone dei padroni.
In piena
emergenza molti operai sono stati costretti a lavorare e ad ammalarsi
per continuare a far fare profitti. Quelli che non possono spremere
li tengono in cassa integrazione con quattro soldi. Ora
basta.
Questa società non può fare a meno di noi,
mentre può fare tranquillamente a meno dei padroni. Vogliamo un
salario che faccia vivere noi e le nostre famiglie dignitosamente.
FCA si è presa i soldi per pagare i dipendenti e allora ci integri
quello che perdiamo con la cassa integrazione.
SUBITO SALARIO PIENO IN BUSTA PAGA!
SI COBAS FCA POMIGLIANO – USB FCA MELFI – FLMU-CUB FCA MELFI e INDOTTO
OPERAI FCA CASSINO – FLMU-CUB FCA CASSINO – USB FCA TERMOLI – COBAS FCA MIRAFIORI
08/06/2020
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