Cronache di manifestazioni e scioperi, la lotta contro il regime e l’azione autonoma degli operai.
Cronache ricavate sulla base di messaggi apparsi su canali Telegram
Altra giornata apparentemente sciatta e ripetitiva ma l’impressione è che in realtà il confronto si faccia più profondo e complesso.
Innanzi tutto le pratiche pre-insurrezionali si stanno estendendo a livello di massa e divengono azioni programmate coscientemente da migliaia di persone in tutto il paese: blocchi stradali a ripetizione specie al mattino per ritardare l’arrivo dei lavoratori a destinazione; continua ripetizione sui media di inviti a creare agitazione in strada tutto il giorno con vari modi (cortei, catene, musica, happenings) con l’obiettivo dichiarato di avere sempre gente in strada e così rendere oggettivamente più difficili i movimenti delle forze di polizia quali strappo di bandiere e arresti; inviti aperti a contrastare la polizia, come possibile, invece di scappare: la pratica ha dimostrato che è fattibile ed alcune persone sono già state liberate dal tentativo di arresto. Organizzazione di mutuo soccorso per le vittime della violenza poliziesca e dei disoccupati “politici” che stanno aumentando.
Dalle fabbriche giungono notizie di continua agitazione, di forte movimento dei lavoratori per uscire dal sindacato ufficiale. Anche i lavoratori elettrici hanno maturato la decisione di aderire al movimento contro Lukashenko e ciò ha preoccupato molto la direzione dell’azienda per la delicatezza della posizione (ricordare i tagli selettivi alla distribuzione elettrica fatti in Francia dai lavoratori elettrici nel corso della lotta dei Gilets Gialli). Date le difficoltà in alcuni casi di proclamare sciopero apertamente, è molto popolare in questo momento uno stile di lavoro che, sfruttando innanzi tutto i regolamenti che vengono rispettati alla lettera, ritardi la produzione. Questo stile è chiamato “sciopero italiano” e non si capisce se sia un omaggio ad una presunta furbizia italiana, o peggio. Si indaga e appena possibile se ne darà spiegazione.
Dopo un’assenza di molti giorni è riapparso, in fotografia, Sergei Dylevsky leader del comitato di sciopero alla MTZ e membro del consiglio di coordinamento: bene, almeno possiamo pensare che sia ben in contatto con la fabbrica che è una forte trascinatrice di altri lavoratori.
Dai documenti disponibili risulta che gli operai sostengono gli obiettivi generali del movimento (via Lukshenko, libertà ai prigionieri politici, nuove elezioni) in quanto logico prolungamento della lotta quotidiana che sono costretti a sostenere contro tutti i vincoli e controlli pratici e ideologici cui sono sottoposti in fabbrica. Per il resto, sebbene sia arrivato qualche mugugno sulle condizioni economiche e di sicurezza sul lavoro, non risulta però che siano state presentate richieste per così dire sindacali.
Infine gli studenti continuano i loro “processi” a docenti e amministratori scolastici che il 1° settembre hanno ostacolato lo sciopero studentesco. Arrivando anche a chiuderli fuori scuola mentre venivano aggrediti e arrestati dalla polizia.
Manifestazioni serali, catene e incontri in piazza sono ritornati a condizioni normali e, seguendo evidentemente lo sviluppo della rete organizzativa di massa, si articolano anche a livello di rione e/o condominio generando un alto livello di energia e determinazione. Quando si inizia a scambiarsi opinioni tra sconosciuti, il regime è morto (diceva Franco Fortini); tanto che oggi in un condominio dove una squadra di poliziotti e loro schiavi strappava le bandiere bianco/rosse, alcuni abitanti hanno offerto loro caffè in tazze thermos in segno di spregio. I poliziotti potrebbero pentirsi di non aver bevuto.
Insomma una situazione nella quale il movimento ha incrementato la sua forza, sta velocemente apprendendo la disciplina del muoversi per obiettivi, temprando la capacità di confrontarsi con l’avversario. La forza attuale è forse la base della decisione di indire la prossima giornata generale di lotta sabato 6 settembre con azioni in tutto il paese e non con il concentramento grosso, come sino ad ora, a Minsk.
Ma il confronto è più complesso. Oggi è stata la giornata che ha iniziato una serie di scambi politici con la Russia. Ministri e alti funzionari dei due paesi hanno un programma di incontri a breve a Minsk e Mosca e culmineranno tra due settimane con il viaggio di Lukashenko da Putin. I diplomatici russi, pur mantenendo la forma del contatto solo con il governo di Minsk evitando un abboccamento con il consiglio di coordinamento che lo aveva sollecitato, hanno avuto modo di far intendere che può cambiare tutto……. purché non si cambi niente. Chi può raccogliere tale opportunità può solo essere un partito, certo non il movimento. E sembra che il partito lo stiano per scodellare alcuni membri del consiglio capitanati dalla Maria Kolesnikova. Altri sicuramente si faranno avanti. Ci sarà un Gattopardo bielorusso?
Diario del 3 settembre
ore 6:44 Basta!
Buongiorno amici!
Ogni giorno sempre più bielorussi ricordano le tradizioni partigiane del nostro popolo e rovinano i nervi degli occupanti. Nella sola Minsk, durante il giorno si sono svolte proteste in più di 30 luoghi. Residenti della capitale schierati in una catena di solidarietà nei quartieri di Novaya Borovaya, Malinovka, Shabany, Hrushevka, West, Kuntsevshchina, Kamennaya Gorka, vicino all’Accademia delle Scienze e Stella, vicino alle stazioni della metropolitana “Nemiga”, “Mikhalovo”, “Vostok” e “Pushkinskaya” . Grandi marce si sono svolte a Serebryanka, Uruchye, Sukharevo, Loshitsa. Il tradizionale luogo di ritrovo serale nel centro è Piazza Indipendenza.
Non possiamo essere fermati. Ogni giorno colpiremo di più lo scarafaggio nei punti più sensibili. Altre azioni e proteste. Altri scioperi e sabotaggi. Più solidarietà e assistenza reciproca. Più coraggio e fiducia.
Il primo ministro russo Mishustin arriva oggi a Minsk. È evidente a tutti che il fallito Lukashenko cede il Paese in cambio di garanzie della propria sicurezza. Questo non può essere permesso!
Oggi, il tema della conservazione dell’indipendenza deve suonare chiaro a tutti. Tutti coloro che invadono la sovranità della Bielorussia devono capire che dopo agosto 2020 non siamo più le persone pazienti con cui sono abituate a trattare da 26 anni. Difenderemo l’indipendenza in tutti i modi possibili.
Bielorussi all’estero, tutti coloro che ci supportano, la vostra solidarietà è più importante che mai. Vai alle ambasciate e ai consolati della Federazione Russa e chiedi di smetterla di interferire negli affari del nostro paese e di smettere di sostenere l’assassino e il criminale. Saremo in grado di affrontare i nostri problemi da soli.
Russi, dovete scegliere con chi stare – con il popolo bielorusso o con un pazzo codardo che è odiato da tutto il nostro paese. Non sacrificate le relazioni fraterne tra i nostri popoli per amore di un uomo che ha ripetutamente ingannato non solo noi ma voi.
Giù le mani dalla Bielorussia!
Sciopero italiano al Naftan di Novopolotsk.
“I chiodi sono finiti. Non c’è niente per fissare la cassaforma. E la prolunga si è rivelata corta, non riusciamo a fare una tacca. Fumiamo. E poi presto pranzo”, scrivono gli operai. (Forme legali di sabotaggio ndr)
Le persone stanno iniziando a svegliarsi. E se escono per strada, per Sasha puzza davvero di cherosene.
“Finalmente, la nostra gente è diventata più attiva”, ha scritto un partecipante alla marcia a Serebryanka, basta stare seduti sul divano!
Dobbiamo proteggere i nuovi capi delle lotte, i partecipanti attivi nelle azioni, tutti.
“Ragazzi, dobbiamo attuare attivamente lo slogan non ci arrendiamo”, scrive il lettore. “In alcune situazioni, ci comportiamo in modo troppo modesto, che è ciò che favorisce i “punitori”. Ma impariamo velocemente. Un paio di settimane fa siamo scappati dai banditi e ora stiamo in contatto, difendiamo i nostri e talvolta reagiamo. L’importante è non fermarsi qui “. (sulla base dell’esperienza degli ultimi giorni, quando ci sono state resistenze agli arresti – più attive le donne! – invitano a gestire in modo attivo il contatto con gli antisommossa – ndr)
Notizie dagli operai
Беларусь бастует! (La Bielorussia sciopera)
gli operai diventano capi della lotta. Le case automobilistiche di diversi paesi hanno offerto ai bielorussi un patto di solidarietà.
“Nella lotta per i diritti democratici e le libertà in Bielorussia, è assolutamente giusto che gli operai con scioperi potenti siano in prima linea nella protesta. Noi, i lavoratori automobilistici internazionali, siamo dalla vostra parte”, ha detto il Gruppo di coordinamento internazionale delle case automobilistiche. “Vi auguriamo successo nella vostra coraggiosa lotta!”
Agli operai bielorussi è stato offerto un patto di solidarietà e assistenza e sostegno internazionali.
Il documento è stato firmato dai coordinatori del gruppo di coordinamento internazionale delle case automobilistiche Dieter Schweizer e Ed Kubelo.
Беларусь бастует!
Il 3 settembre è iniziato uno sciopero nella filiale delle reti elettriche del distretto di Minsk a Ostroshitsky Gorodok. I lavoratori tengono una riunione sulla situazione politica nel Paese.
Il direttore generale è venuto alla riunione dei dipendenti dell’azienda e li ha persuasi a non lasciare il sindacato in massa. (il movimento può controllare le reti elettriche, per quello il direttore si sarà dato da fare – ndr)
Беларусь бастует!
“Lo sciopero italiano è come una canzone silenziosa”, scrive un operaio dello stabilimento di Minsk.
“Abbiamo ricevuto una serie di dettagli. Prodotto in Bielorussia. Inizialmente, avrebbe dovuto essere lubrificato con olio e rivestiti con carta, e non dovrebbe esserci nulla in più. Ma in qualche modo durante il confezionamento tutto si è rivelato arricchito di sabbia, non importa quanto abbondante, ma evidente. Subito si capisce, imballato “italiano””.
Беларусь бастует!
“Voglio offrire diversi modi per combattere il regime, a disposizione di tutti”. – Condivide un partecipante a una delle chat. – Metodi a prima vista divertenti, ma se li usi ovunque, puoi causare un buon danno economico:
Se lavori in imprese statali, non dovresti risparmiare risorse. Dimentica di spegnere la luce, l’acqua, l’uso irrazionale della carta per stampante. Tutto questo costa denaro e lo Stato dovrà pagare sia l’acqua che l’elettricità.
Le banconote appartengono allo Stato e la Banca nazionale ritira regolarmente e distrugge vecchie banconote e monete. Ma il processo di stampa di moneta e produzione di monete non è affatto gratuito. Cosa possiamo fare? Le monete possono essere graffiate con un file e sui soldi per scrivere 3% o “Sasha leave”. Naturalmente il danno non deve essere grave perché possa essere accettato dai cassieri “.
Беларусь бастует!
I lavoratori della raffineria Mozyr hanno avanzato richieste alle autorità tramite una lettera collettiva alla direzione dell’impianto.
I lavoratori chiedono le dimissioni di Alexander Lukashenko e Lydia Yermoshina, (direttore dell’impianto – ndr) per nuove elezioni, condannano la violenza delle forze di sicurezza contro i civili e chiedono un’indagine onesta su tutti i casi di violenza, assicurando alla giustizia tutti i responsabili.
Inoltre, i lavoratori chiedono la preparazione e la presentazione di inchieste parlamentari sui fatti della detenzione dei lavoratori dell’impianto da parte delle forze dell’ordine e spiegano la validità della detenzione dell’attivista civile e dipendente della JSC “Mozyr Oil Refinery”, Ruslan Parfenov.
In mattinata, le autorità hanno coperto la scritta “Non dimentichiamolo!” al memoriale agli Eroi della Bielorussia che morirono il 9 e 10 agosto.
Nel pomeriggio, Minskers ha rimosso sabbia e sale. L’iscrizione è di nuovo visibile!
DOMENICA 6 NUOVA MANIFESTAZIONE IN TUTTO IL PAESE (ndr)
Domenica 6 settembre – Marcia dell’Unità. Inizio – alle 14.00
È tempo di mostrare al mondo che siamo uniti a coloro che vengono detenuti ogni giorno e che sono stati a lungo in prigione, che siamo uniti nella nostra indipendenza. Lascia che gli occupanti tengano tutti i colloqui con il Cremlino che vogliono, ma tutto sarà deciso solo dalle persone stesse.
Minsk
14.00 Piazza dell’Indipendenza, Viale dell’Indipendenza.
Portiamo con noi ritratti dei vostri amici e parenti detenuti, poster a sostegno di studenti, giornalisti e cattolici. Non dimentichiamo i prigionieri politici.
Altre città
14.00 Piazze e strade centrali.
Uno per tutti e tutti per uno! (il manifesto che indice la manifestazione non cita Minsk e dice “in tutto il paese” – significa che i manifestanti si sentono sufficientemente forti per non aver bisogno di centralizzare l’iniziativa a Minsk e di essere in grado di sostenere la dispersione delle proprie forze in tutto il paese. Nel contempo obbligano il governo a disperdere le proprie forze repressive senza poter comunque controllare tutto -ndr)
Notizie dagli operai
Беларусь бастует!
Nuove imprese si stanno unendo al movimento di sciopero. Il metodo di protesta più diffuso è lo “sciopero italiano”.
Secondo il presidente del sindacato indipendente bielorusso Maxim Poznyakov, i bielorussi stanno attivamente aderendo al sindacato, scrive “Salidarnasts”. Ad esempio, “solo ieri a Naftan circa un centinaio di persone si sono iscritte a un sindacato indipendente”.
A Belaruskali, diverse centinaia di persone hanno già aderito a sindacati indipendenti e la gente continua a venire ogni giorno. E questo nonostante il fatto che i sindacati indipendenti siano costantemente sotto pressione.
Secondo Poznyakov, gli umori di protesta nell’ambiente di lavoro non solo non si placano, ma assumono anche forme più diverse. E nuove aziende si stanno unendo al movimento di sciopero: ferrovieri, lavoratori dell’industria alimentare e persino specialisti IT locali. (Belaruskali non è poco! Minatori e chimici. Un riferimento per tutto il loro paese e il presidente del comitato di sciopero è in galera – ndr).
Ad esempio, il 3 settembre, un agente di polizia, un agente delle indagini penali, è venuto nell’ufficio del sindacato per interrogare gli scioperanti sui motivi per cui non sono andati a lavorare.
I funzionari locali hanno anche distribuito questionari ai dipendenti, in cui erano interessati all’opinione dei dipendenti sulla situazione nel paese.
Secondo un corrispondente di Salidarnasts, la direzione di Belaruskali è costretta a migliorare urgentemente le condizioni di lavoro per convincere i lavoratori a porre fine allo sciopero. Ad esempio, acquista nuovi strumenti e alcune attrezzature.
Tuttavia, ci sono ancora molte violazioni alla sicurezza nello stabilimento, che consentono alle persone di non lavorare legalmente e di fatto partecipare allo sciopero.
Secondo Poznyakov, nuove imprese si stanno unendo al movimento di protesta: i ferrovieri, i lavoratori delle imprese dell’industria alimentare, che avanzano le loro richieste alla leadership.
Il Consiglio di coordinamento della Bielorussia ha cercato di contattare l’ambasciatore russo. Nessuna risposta.
Maria Kolesnikova ha detto che hanno cercato di contattare Mezentsev via e-mail.
“Dicono che i nostri messaggi sono arrivati e che presto ci sarà una risposta”, ha detto.
In precedenza, l’ambasciatore russo ha detto che non sono previsti incontri dei diplomatici russi con i rappresentanti del Consiglio di coordinamento.
Mezentsev ha osservato che ciò che sta accadendo in Bielorussia è un affare interno del paese. (può darsi che Lukashenko perdendo capacità di governo nel paese stia diventando un fastidio per Putin che teme l’influenza dei fatti di Bielorussia nella stessa Russia. Così c’è stato uno scambio di messaggi in codice: il consiglio, inviando mail, si dice disposto a trattare con il vero padrone, il russo dando a intendere che non vuole immischiarsi con i fatti interni bielorussi si dice disposto a riconoscere chi garantisca la continuità del sistema anche se con un regime diverso. – nota personale ndr) (l’articolo è stato pubblicato da Беларусь Сейчас = “Bielorussia adesso” ed è accompagnato da una foto già apparsa il 21 agosto nella quale si vede Sergei Dylevsky, leader operaio di MTZ e membro del consiglio che da quella data non è più apparso in immagine né citato. Stiamo provando a capire cosa ne è stato di lui – ndr).
Gli ex presentatori televisivi Denis Dudinsky e Dmitry Kokhno sono stati arrestati (prima licenziati perché hanno sostenuto le ragioni dei manifesanti -ndr).
Tali cittadini non sono stati consegnati al dipartimento di polizia di Minsk, non sono sugli elenchi.
La moglie di Denis Dudinsky, Ekaterina Raetskaya, ha detto su Facebook che Denis e Dmitry hanno trascorso la notte a Okrestin.
La moglie di Kohno ha pubblicato un video su Instagram con il momento della detenzione di Dmitry.
Le palestre n° 16 a Minsk si rifiutano di distribuire libri di testo a quei bambini che vengono con simboli nazionali bielorussi o braccialetti bianchi. Questo ordine è stato dato dal direttore della palestra Kiselyova Elena Alexandrovna.
La cosa più interessante è che la mano di Kisilyova Elena non ha tremato per prendere i soldi per i libri di testo da questi bambini.
A cura di M.B.
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