Anche alla Stellantis di Pomigliano si è firmato l’accordo per l’esodo incentivato e contemporaneamente cresce la pressione dell’azienda per “invogliare” alla trasferta in altri stabilimenti.
E così, il treno Stellantis, viaggia veloce veloce verso i propri obiettivi mentre quelli che abbiamo sempre definiti i “bidelli dell’azienda”, questa volta vestono i panni dei “controllori”; pronti sempre ad eseguire gli ordini del padrone. Il viaggio inizia da Melfi; passa per Termoli; arriva a Pomigliano e, tranquilli che continua incontrastato. Al punto di partenza (Melfi) ci fanno credere che poi ci saranno ben 4 modelli da produrre bla bla bla bla; nella tappa intermediaria (Termoli) ci dicono che ci sarà il polo per le batterie; a Pomigliano…..🤔 ah sì, la Tonale ormai un modello già vecchio prima ancora di uscire. Vi era un tempo in cui ci si confrontava coi lavoratori rendendoli partecipi e attraverso le assemblee, si ascoltavano e si chiedeva anche il voto; quel tempo è finito. A Melfi addirittura succede che fanno una assemblea senza accennare a questo accordo per poi uscire il giorno dopo con questa news già pronta e firmata. A Pomigliano invece arriva direttamente il comunicato (in allegato); detto e fatto. Ormai tutto viaggia tramite whatsapp e, se le cose vanno peggio, tramite mail dove per il padrone a quanto pare risulta più facile licenziare. Non voglio soffermarmi molto sui dettagli dell’accordo perché in quelle poche pagine cambia pochissimo o nulla rispetto al riassunto fatto dai bidelli travestiti da controllori; si capisce benissimo che si tratta di dare la fame, l’ennesima fame che i padroni sono pronti a farci fare col benestare di tutti. Andar via per quattro spiccioli insufficienti, ma la vittoria per i bidelli sarebbe che non sono stati dichiarati esuberi strutturali! Ovviamente, ci fanno credere alla storiella della volontarietà ma tale spontaneità individuale non l’ho quasi mai vista. Il viaggio continua con tappa in Portogallo; in Francia e nell’immancabile Sevel con tanto di volantino pubblicitario in stile agenzia di viaggio (vedi foto) distribuito dai team leader agli operai. Svuotamento tramite l’incentivo, ormai in saldi, della trasferta dove si invitano le maestranze a rinunciare alla ormai perenne cassa integrazione ed accettare di andarsene altrove. Strategia ormai chiara da parte dell’azienda.
Il viaggio è iniziato; sarà ancora “bello” lungo ma ritengo che si è ancora in tempo per proseguirlo senza i controllori e portando il treno nella retta via, basta solo prendere coscienza. Sveglia!
PILONE, OPERAIO STELLANTIS POMIGLIANO D’ARCO
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