Volantino del Partito Operaio distribuito agli stabilimenti Stellantis di Pomigliano al cambio turno del 1 giugno 2022
Basta promesse. Vogliamo fatti: Abbassamento drastico dei ritmi di lavoro. Maggiore sicurezza in fabbrica. Servizi che funzionino. Maggiori soldi in busta paga.
LO SCIOPERO E’ RIUSCITO. MA E’ STATO SOLO L’INIZIO. ORA L’AZIENDA DEVE FARE I CONTI CON LE NOSTRE NECESSITA’, I DELEGATI SINDACALI COMPROMESSI SI METTANO DA PARTE, SE SI APRE LA TRATTATIVA VOGLIAMO IL CONTROLLO DI QUELLO CHE SI DECIDE, SE NON SI APRE GLI SCIOPERI DEVONO CONTINUARE. IN TUTTI GLI STABILIMENTI STELLANTIS IL MALCONTENTO DEGLI OPERAI STA SCOPPIANDO, CHE TOCCHI A NOI OPERAI DI POMIGLIANO DARE L’INIZIO.
Le condizioni di lavoro stanno peggiorando in tutti gli stabilimenti Stellantis. Gli obiettivi dell’azienda sono chiari: Per arrivare al massimo profitto, ridurre i costi di produzione il più possibile, aumentare ancora di più i ritmi di lavoro.
Si taglia sui servizi, sulla pulizia, in generale sulla sicurezza.
RIASSUMIAMO LA SITUAZIONE PER CHI ANCORA NON VUOL VEDERE
La direzione Stellantis butta fuori gente con gli incentivi al licenziamento e porta nello stabilimento lavorazioni dell’indotto. Così, dopo anni di “confino” si ritrasferiscono a Pomigliano gli operai di Nola, dopo che nel 2008 ci furono blocchi delle merci e scontri ai cancelli per impedire che 316 operai venissero mandati a Nola. Solo l’intervento, in quel caso veloce, della magistratura, e il conseguente intervento di centinaia di poliziotti anti guerriglia, aggiunto alle solite indecisioni e connivenze dei sindacati, riuscirono a mettere a tacere le proteste degli operai e portare a termine il trasferimento. Ora, assurdamente quegli stessi operai verranno ritrasferiti allo stabilimento centrale. Nel frattempo l’azienda mette in produzione tutti, senza prendere in considerazione l’età e le patologie. Chi non ce la fa può sempre andarsene con quattro soldi di incentivo. Sulle linee i ritmi sono aumentati ulteriormente. Prima già era impossibile lavorare. Nonostante il ricatto del posto di lavoro, si poteva farlo solo se abituati da anni a quel lavoro e con i giorni di riposo forzato per gli ammortizzatori sociali. IN OGNI CONDIZIONE QUELLO CHE DIVENTA INSOPPORTABILE E’ FAR AUMENTARE LA NOSTRA FATICA. Ora la produzione della Panda è diminuita perché diversi operai sono stati trasferiti sulla Tonale, ma i ritmi di lavoro sulla Panda non sono diminuiti, anzi sono ulteriormente aumentati e con il caldo è impossibile resistere. E tutto per gli stessi soldi, mentre i padroni Stellantis hanno guadagnato l’anno scorso 14 miliardi di euro.
Lo sciopero è stato un GRANDE segnale e IL PANICO HA PRESO la direzione, con i sindacalisti al suo servizio. Ora cercheranno di recuperare utilizzando i ben addestrati pompieri, ma questa volta non sarà un lavoro facile. Lo slancio degli operai che hanno scioperato è stato un atto autentico di ribellione. Lo sciopero è anche un messaggio a chi diceva di avere le mani legate perché gli operai non si muovevano. Gli operai si sono mossi ed esigono risposte! Non dobbiamo accontentarci delle chiacchiere. Non vogliamo sentire parlare dei soliti fumosi “piani industriali”, di promesse di miglioramenti per il futuro, di salvaguardia di fantomatici posti di lavoro per domani. Non vogliamo fare più sacrifici, ne abbiamo fatti troppi.
ABBIAMO ALZATO LA TESTA, O LE CONDIZIONI MIGLIORANO IMMEDIATAMENTE O GLI SCIOPERI NON SI FERMERANNO.
PARTITO OPERAIO
PER CONTATTI: [email protected] 31/05/2022 Sesto San Giovanni (MI), via G. Matteotti 496
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