Il salario minimo legale sarà imposto dal Consiglio Europeo a tutti gli Stati. In Italia, dove non esiste, una miserabile borghesia industriale con i suoi sostenitori politici e sindacali cerca con tutti i mezzi di aggirare la norma. Intanto più di 10 milioni di operai lavorano a meno di 9 euro lorde all’ora.
Caro Operai Contro, è annunciata per la prossima settimana l’approvazione in via definitiva al Consiglio Ue, della bozza sul SML (Salario Minimo Legale), compresa una riedizione della Scala mobile che si chiamerà Automatic indexation, ma solo per il SML escluse tutte le altre retribuzioni.
In pratica i rappresentanti della borghesia europea regalano agli industriali ed al governo, altri 2 anni per definire e rendere operativo il SML (non necessariamente per Legge).
Ma in Italia padroni e borghesi stanno già lavorando per azzopparlo, arroccandosi su una strumentale lettura del testo, che non vogliono riconoscere come vincolante, al di là della forma.
Il senso della direttiva europea è di porre un limite al ribasso del salario da fame in Italia.
Obbiettivo ostacolato da industriali e quasi tutto il parlamento che sostengono: “ i contratti collettivi di lavoro italiani coprono quasi il 90% dei lavoratori, quindi ben oltre l’80% entro il quale l’Ue, invita al potenziamento della contrattazione per arrivare al SML.
Hanno sollevato un gran polverone, con ministri e capi di partiti allineati con Confindustria, giornaloni al seguito strepitano con in testa la Meloni: “Il SML è un’arma di distrazione di massa”.
Viene così in luce una borghesia industriale meschina a confronto con quella più avanzata europea.
Al tempo stesso ancora una volta puntano sulla “opposizione costruttiva” di un sindacalismo sottomesso, che in Italia ha sempre fatto orecchio da mercante, resistendo alla introduzione del SML, sostanzialmente per paura di perdere “la piazza” del potere contrattuale fra padroni e operai.
Con i loro uomini al governo e in parlamento e un sindacalismo assoggettato alla politica industriale, Bonomi per conto dei padroni, sul SML arriva a dire: “Il tema non riguarda Confindustria, i nostri (salari ndr) già prevedono paghe orarie superiori”. (Sole 24 ore 8 giugno 2022).
Superiori a quale cifra?
Parla come se in Italia fosse già stato fissato un SML, quando invece è il paese fanalino di coda in Europa, e con Austria, Cipro, Danimarca, Finlandia e Svezia, è uno dei 6 paesi che ne sono privi, contrariamente agli altri 21 paesi della Ue.
Evidentemente Bonomi fa riferimento al testo che Nunzia Catalfo l’allora ministra dei 5 Stelle, depositò alla Commissione lavoro del Senato e che all’art. 2 prevede:
“Il trattamento economico minimo orario come definito dal contratto collettivo nazionale di lavoro, non può comunque essere inferiore a 9 euro lordi”.
Già non erano tanti quando il testo dei 5 Stelle fu depositato al Senato, ora “pesano” ancora di meno con i prezzi schizzati alle stelle. Nella proposta dei 5 Stelle c’è il riferimento al Ccnl, quindi contiene anche tutti gli aspetti normativi oltre quelli prettamente salariali?
Da ciò che pubblicamente trapela, sembrano ancora tante le pedine mancanti perché milioni di operai e lavoratori possano avere una boccata di ossigeno, con l’introduzione del SML.
I dati Inps pubblicati da La Repubblica, dicono che in Italia i dipendenti privati compresi operai agricoli e lavoratori domestici, al di sotto della soglia dei 9 euro orari di salario sono 10.792.261, così ripartiti: 4.578.535 sotto i 9 euro l’ora, 3.617.525 sotto 8,5 euro l’ora, 2.596.201 sotto gli 8 euro l’ora.
Il SML è ancora in alto mare, anche il Pd che si dice d’accordo con i 5 Stelle di volerlo subito, in realtà non si sbilancia sui 9 euro l’ora, sugli aspetti normativi, né indica altre cifre e/o condizioni.
Saluti Oxervator
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