L’ operaio della Stellantis di Cassino è molto concreto, la scelta di lavorare il sabato per recuperare un po’ di soldi è forte, ma come minimo venga pagato come straordinario. I sindacati firmatutto hanno azzerato ogni possibilità di difesa. Si reagisce in ordine sparso.
Cassino, 15 settembre 2022
Si è ripreso a lavorare nello stabilimento Stellantis di Cassino dopo le due giornate di fermo produttivo programmate dall’azienda relative a giovedì 8 e venerdì 9 settembre che hanno vanificato il parziale recupero di produzione obbligatorio realizzato per sabato 3. Turno dove le auto uscite dalle linee non sono state quelle previste come quantità e qualità, nonostante il fermo dei reparti di lastratura e verniciatura. Rimane da effettuare il recupero di sabato 17, salvo aderire allo sciopero proclamato dal sindacato FLM-Cub come successo per tutti i sabati finora annunciati. L’azienda che per quanto ricordo ha disposto per la prima volta il servizio trasporto e mensa per i sabati in questione, mitigando in parte il disagio di chi si doveva recare al lavoro con mezzo proprio mangiando un pezzo di pane al volo finito il turno, per una retribuzione compensativa di € 25 lorde. Il 3 non sono andato a lavorare non condividendo insieme a una minoranza di lavoratori i modi e il sistema proposto anche dai sindacati firmatari tramite i loro rappresentanti interni che hanno “convinto” nei giorni precedenti parecchi lavoratori che era conveniente accettare le condizioni aziendali. Ormai è sempre più difficile arrivare a fine mese, lavorando da anni soltanto sul primo turno, con una perdita minima di oltre 200 € mensili a cui bisogna sommare la differenza di qualche altro centinaia di € tra i colleghi metalmeccanici più fortunati che usufruiscono del Contratto Nazionale invece nel nostro Contratto Collettivo Specifico di Lavoro imposto dall’azienda. Lavorare qualche giorno in più non guasta, specialmente retribuito come dovrebbe essere in regime straordinario. Ho letto con attenzione il comunicato della Luxottica, leader nel settore degli occhiali con il quale ha comunicato a tutti i suoi dipendenti che grazie ad un aumento delle vendite intendeva programmare i sabati di settembre in regime di straordinario retribuendoli in maniera doppia e con i trasporti gratuiti. In questo caso la differenza di salario si sente e forse vale la pena sacrificare per un periodo limitato le ore da trascorrere in famiglia e di riposo.
In questi ultimi anni le condizioni di lavoro interne sono cambiate notevolmente, negli ormai rari momenti di aggregazione ridotti alle tre pause di 10 minuti in cui devi decidere se andare al bagno o prendere velocemente un caffè si percepisce il disagio, il malessere, lo sfogo di chi ogni giorno si alza alle 4 per essere presente sulla catena di montaggio. Sensazioni che diventano mutismo e accettazione a ogni richiesta aziendale. Il lavoratore non solo di Stellantis oggi si sente abbandonato, lasciato solo al suo destino per colpa di accordi sindacali che non ha sottoscritto, complice anche la divisione sindacale. Fim, Uilm, Ugl, Fismic hanno sottoscritto ogni richiesta aziendale, Fiom non ha aderito così come FLM-Cub. Sindacati divisi anche in occasione dello sciopero generale del 16 dicembre 2021 dove qui abbiamo trovato insieme CGIL e UIL per una nuova riforma fiscale, pensionistica, tutelare i redditi più bassi e cancellando la precarietà. La CISL ha protestato per conto suo il 18. Sta diventando una guerra nell’interesse personale calpestando il mandato che milioni di lavoratori hanno conferito ai loro presunti rappresentanti. Il governo Draghi intimorito dalla “grande mobilitazione sindacale” nella legge di bilancio 2022 ha abbassato tutte le aliquote fiscali lasciando inalterata al 23% quella dei redditi più bassi. Capita spesso in azienda di sigle sindacali isolare e ostacolare scioperi e manifestazione del sindacato “avverso” con i lavoratori in mezzo, l’unica parte che prende le mazzate. I sindacati si sono trovati nel consiglio di amministrazione di Stellantis, i lavoratori senza tutele, vedi JobS Act, libertà delle aziende di esercitare il licenziamento illegittimo a fronte di una misera mancia compensativa, non esiste il salario minimo e la precarietà è in continuo aumento. Sevel e Melfi subiscono continue fermate. Esiste la sensazione che non ci sia senso a lavorare al sabato come successo in passato e dopo pochi giorni dichiarare il senza lavoro, ma un senso nelle cose più astruse esiste sempre. A gennaio ci sarà il nuovo contratto del gruppo con notevole apprensione dei lavoratori che si aspettano un peggioramento delle loro condizioni lavorative, di salario, di diritti. Un contratto redatto da tempo nel consiglio di amministrazione di Stellantis, manca solo da firma dei sindacati per conoscenza.
Ho un pensiero per le conseguenze che potrei subire per esprimere un mio diritto inalienabile che è il diritto di opinione, ma si vive una volta sola e come genitore desidero insegnare ai miei figli di dare il massimo delle loro capacità sul lavoro che svolgeranno ma di non rinunciare mai alla loro dignità e al rispetto come persone. Sic
G. Codino (operaio Stellantis Cassino)
Comments Closed