Il signor padrone Andrea Agnelli, ricevuto al Senato della Repubblica, ottiene “il super condono per salvare il calcio”. Salva se stesso e tutti i masnadieri delle società calcistiche, avranno la dilazione del debito e si alleggerirà la loro posizione di indagati per falso in bilancio ed aggiotaggio telematico.
Caro Operai Contro, la Juve Club Parlamento mette tutti d’accordo, governo e opposizione, con un emendamento bipartisan, decretano la sospensione del regime sanzionatorio per i responsabili delle truffe del calcio professionistico.
Andrea Agnelli famiglia Fiat, indagato dalla Procura di Torino per presunti falsi in bilancio e aggiotaggio telematico si fa avanti e viene ricevuto a braccia aperte in Senato, unicamente in qualità del “signor padrone”.
Ottiene come trattamento speciale, la dilazione del debito, che equivale anche ad un alleggerimento delle accuse di cui è al centro, per il suo operato nel calcio e precisamente per il ruolo che rivestiva fino 2 giorni prima, quale presidente della società di calcio Juventus.
Altre società ne sono coinvolte, per anni non hanno versato ritenute Irpef, contributi e Iva, per un totale di 800 milioni, in massima parte della serie A.
E’ da qui che Sole 24 ore, quotidiano di Confindustria, il 6 dicembre ha il titolone in prima pagina: “Super condono per salvare il calcio”. Meloni d’accordo con l’opposizione ha sfornato un allegato al decreto “Aiuti quater”, prevede la “rateizzazione fino a un massimo di 60 rate mensili di pari importo con versamento delle prime 3 rate entro il 22 dicembre 2022”.
Alle società che pagheranno queste 3 rate, verranno congelate le sanzioni corrispettive e con esse le procedure processuali civili e penali.
Nessuno grida allo scandalo!
In un secondo tempo ci sarà tempo di dilazionare ulteriormente le rate, magari come i 48 milioni che la Lega dovrà restituire in 100 anni.
I padroni vanno direttamente in Parlamento, chiedono e ottengono senza troppi dibattiti anzi nessuno. Si fanno avanti anche in prima persona, vista la manovra di bilancio che pende tutta dalla loro parte.
Una serie di punti in via di approvazione, taglia finanziamenti alla Scuola e alla Sanità, offrendo ai titolari di attività produttive e commerciali sopratutto piccole e medie, scandalose scappatoie, condoni fiscali, salvacondotti anche di natura penali.
Con la Flat tax un lavoratore autonomo fino 85mila euro di reddito annuo, pagherà solo il 15 per cento di tasse. Rispetto a lui, l’operaio (che non vedrà mai un “reddito annuo” di tale entità) avrebbe una trattenuta in busta paga di più del doppio, circa il 120% in più.
Mentre la Meloni con queste misure copre, non disturba e agevola gli “imprenditori”, e “il loro modo di fare”, al contrario suona come un’ intimidazione – rivolta agli operai – a non scioperare, la sua dichiarazione alla Camera: “Il nostro motto sarà non disturbare chi vuole fare”. Sembra proprio un invito al crumiraggio, in confronto al trattamento riservato agli imprenditori.
Un altro scandaloso regalo è la tassa sugli extraprofitti che toccherà 7 mila imprese tra le quali molte big quotate in borsa. Draghi aveva preventivato un gettito di oltre 10 miliardi dagli extraprofitti. La Meloni l’ha ridotto di tre quarti, programmando un gettito di 2,5 miliardi per la gioia dei pescecani del grande capitale e non solo.
Cestinati dal governo col reddito di cittadinanza e l’inganno del lavoro che non c’è, i poveri assoluti stimati dal rapporto Svimez 2022, aumenteranno di 760 mila arrivando a 6milioni360mila .
Mentre asseconda i padroni, il governo Meloni non prenderà nessuna misura per impedire che il carovita divori i salari.
Saluti Oxervator.
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