Il governo della Meloni ha paura delle proteste spontanee e di massa. Quando non può catalogarle come espressioni politiche dell’opposizione e non può usare il manganello, come è il suo stile, cerca di seppellire tutto con finanziamenti fantasma. Ma gli studenti accampati non si faranno raggirare.
Caro Operai Contro, da Torino a Roma, da Bologna a Pavia, da Firenze a Cagliari, da Perugia a Padova, da Venezia a Napoli, ecc., partita da Milano, raggiunge le città più importanti e si sta estendendo in tutta Italia. La “protesta delle tende” degli studenti fuori sede contro il caro affitti, è solo un ramo della rapina immobiliare che ha superato ogni limite, grazie alla complicità del governo che lascia “fare” ai padroni delle case che affittano a prezzi di tagliagole.
Rendendo le locazioni inaccessibili agli studenti per l’alto costo, e sfrattandoli senza tanti preamboli, come dicono i fatti degli ultimi mesi, spesso taciuti dai grandi mezzi d’informazione: “un escalation di sfratti in tutta Italia”. (Dal quotidiano Domani del 20 febbraio 2023).
Parallelamente il governo Meloni toglieva gli aiuti a operai e lavoratori poveri, morosi incolpevoli lasciandoli in balia degli sfratti esecutivi. Mentre regalava fior di denari ai ricchi, alle imprese edili, alla speculazione immobiliare, modificando il super bonus del 110 per cento per le case. Una norma del governo Conte, che già solo in teoria era per tutti, ma in pratica ne usufruivano solo benestanti, ricchi, imprese edili e speculazione immobiliare.
Fin dalla sua nascita il governo Meloni è partito a testa bassa contro i morosi incolpevoli e gli studenti.
Il 25 ottobre solo 3 giorni dopo l’investitura, collaudava il manganello a Roma contro gli studenti della Sapienza, presentando così le sue credenziali.
A dicembre 2022, l’inflazione che da più di un anno aveva taglieggiato il potere d’acquisto, con il carrello della spesa arrivato al 13%, anziché potenziare il fondo contributo affitto per le morosità incolpevoli, il governo Meloni lo ha addirittura azzerato togliendovi i 330 milioni di euro residui e spingendo le famiglie sotto i ponti.
Nel 2022 il Fondo contributo affitto per morosità incolpevole, aveva evitato migliaia di sfratti tra le 900 mila famiglie in povertà, 150 mila di loro sotto sfratto esecutivo, di cui il 90% per morosità incolpevole. (Dati Istat).
“ Il 9 novembre scorso, 40 celerini hanno sfondato l’ingresso di quattro appartamenti studenteschi a Padova, in via delle Melette. Dieci persone buttate in strada; una ragazza ha dovuto mettere dei punti sul viso. Sempre a Padova martedì 31 gennaio: perquisiti 22 appartamenti studenteschi, sequestrati telefoni e computer personali”.
Episodi come questi non sempre hanno avuto la dovuta diffusione dai mezzi d’informazione, molti sono rimasti circoscritti nelle notizie locali. Ricordandone alcuni il quotidiano Domani così commentava il 20 febbraio: “E’ solo un esempio di quella che è, a tutti gli effetti, un escalation di sfratti in tutta Italia”.
Ora, davanti alla “protesta delle tende”, il governo sbandiera milioni di euro per il caro affitti, altri – dice – arriveranno con il Pnrr.
Sperando che smontino le tende e cessino la protesta, il governo Meloni fa promesse agli studenti per impedire il contagio e la radicalizzazione della loro lotta, esempio e punto di riferimento per altre mobilitazioni, una spina nel fianco del governo.
Con la “protesta delle tende” emerge ancor più chiaramente, la politica della casa del governo Meloni. Oltre che favorire la rapina immobiliare, fin dall’inizio impostata sul taglio dei fondi per gli incapienti, sulla mano libera agli sfratti e sulla repressione preventiva, nei confronti di studenti ed operai e lavoratori che hanno il problema abitativo.
Saluti Oxervator.
Comments Closed