Stellantis Pomigliano, nonostante le condizioni atmosferiche avverse, il mese di maggio a Pomigliano è stato caldo.
Infatti ad alzare le temperature sono stati gli operai che dopo tantissimi anni, hanno deciso di rialzare anche la testa scioperando e bloccando per 4 giorni le linee di produzione. Fatto assolutamente positivo che associato alle ultime elezioni delle RLS che hanno visto stravincere la Fiom, ti fanno aspettare il tanto desiderato quanto atteso cambiamento. Ma ancora una volta le nostre speranze sono state disattese. Lunedì 15 la Fiom comunica che nel cambio turno all’ingresso 2 ci sarà un’assemblea col Segretario De Palma ma in realtà senza alcuna motivazione l’assemblea non si è tenuta ed hanno solo volantinato per la manifestazione del sabato successivo. Dopo quello di mattina, anche il turno di pomeriggio aderisce allo sciopero programmato, forte e compatto e qualche ora dopo arriva il comunicato che ci si ferma con la protesta, in attesa di una convocazione aziendale e si annuncia l’assemblea per la settimana successiva. Inizia così il grande silenzio della Fiom, interrotto solo da qualche comunicato dei firmatari col solito elenco che ormai fanno da anni, delle cose che non vanno. Passano i giorni e le problematiche, che hanno spinto la classe operaia a rialzare la testa, restano. Si arriva a fine mese ed arriva la notizia che la Fiom va a manifestare in Francia alla sede di Stellantis. Anche in questo caso chi si aspettava una lotta allargata a tutti gli stabilimenti italiani resta deluso ma speranzoso che questa “gita” serva per farli ritornare con lo stile francese ma, dato che non si alimenta la lotta con l’estintore dei pompieri, si prevede che anche questa speranza resti disattesa.
Come operai dobbiamo riprendere noi in mano l’iniziativa. Devono essere i sindacalisti a seguire noi e non il contrario.
Quelli aspettano l’apertura dei tavoli di “trattativa” e noi continuiamo a subire sulle linee.
PILONE Operaio Stellantis di Pomigliano d’Arco
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