Quando muore un operaio non muore nessuno,
apre il telegiornale la strage e la commozione
internazionale del Presidente del Consiglio.
Quando muore un operaio pochi sempre meno
ricordano che sotto la tuta c’era carne di uomo
carne non pregiata non curata spesso non quotata.
Quando muore un operaio meglio cambiare canale
guardare una partita di calcio un thriller americano
almeno lì muoiono dando spettacolo e si vede tutto.
Quando muore un operaio lascia figli che vedranno
sul comodino la foto del padre e madri tre volte
martirizzate e genitori che appassiranno di lavoro.
Quando muore un operaio non c’è lutto nazionale
non c’è politico che non pianga e mostri indignazione
scatarrando propositi e promettendo resurrezioni.
Quando muore un operaio si assume un altro
al suo posto lieto di avere un lavoro dopo il funerale
e le condoglianze di rito per la morte di un marito
di un figlio di un parente di un padre di un amico.
Quando muore un operaio qualcuno ride felice
tanto a morire sono loro e sono miliardi senza nome
e lavorano e comprano e continuano a non capire
e a morire e a lasciare vedove e posti vaganti.
Enrico Cerquiglini
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