La realtà di un’ondata di migranti, il doppio dello scorso anno, ha fatto andare in tilt il cervello della Meloni, di Salvini e Piantedosi. La colpa è delle ONG che ne salvano troppi.
Caro Operai Contro, la politica migratoria del governo Meloni, con più di 2.100 annegati da inizio anno per i mancati soccorsi ha avuto, contrariamente a quanto voleva il governo, una risposta dalla realtà delle cose: molti più immigranti sono riusciti a sbarcare in Italia.
I numeri ufficiali dicono il doppio dell’anno scorso, ci sono anche quelli salvati dalle Ong nonostante le multe e i fermi che queste subiscono, perché non rispettano i “rallentamenti” che impone loro il decreto Cutro. Altrimenti finirebbero nel conto dei morti annegati.
Anche settimana scorsa in 3 giorni sono state fermate 3 navi umanitarie (la Aurora di Sea Watch, la Sea Eye 4 e la Open Arms) e condannate per salvataggio plurimo. Sanzionate ciascuna con 10 mila euro di multa, e un fermo amministrativo di 20 giorni in porti lontani almeno 3 giorni di navigazione, ritardandone così il più possibile anche la ripresa dei salvataggi, a condanna scontata.
Condanne a dir poco assurde, se si pensa che queste 3 navi erano da poco rientrate in Italia dopo aver salvato centinaia di naufraghi in acque libiche e tunisine, sia di propria iniziativa, sia – e qui viene il bello – su richiesta della Guardia costiera che risponde allo stesso governo italiano che poi le ha condannate!
Come spiega il governo Meloni queste decisioni, ovvero quali migranti debbano essere salvati, e quali invece no?
Non era questo il metodo – diceva la Meloni – degli “scafisti criminali” che agiscono per soldi “senza scrupoli”?
Il “fallimento” della politica migratoria, è un “fallimento” voluto dal governo?
La voragine della mancanza di un piano per accogliere i migranti, è la “naturale” conseguenza dell’aver in campagna elettorale, proclamato e promesso, di fermare i migranti con blocchi navali, blocchi dei porti, e recentemente di bloccarne le partenze dalla Libia e dalla Tunisia, dopo un accordo e fior di denari a questi governi, da parte del governo italiano e della Unione europea.
Senza un piano di accoglienza, con hot spot e centri smistamenti strapieni, ogni giorno centinaia di migranti vengono diramati sul territorio e nelle città. Come detto, senza un piano né del governo centrale che tramite le prefetture li manda, né dei Comuni che se li ritrova a dover gestire.
In molti casi abbandonati a se stessi, pronti il giorno dopo per essere fermati come clandestini, o ricattati senza scrupoli nel lavoro nero. Come piace agli imprenditori di sventura, amanti della moderna tratta degli schiavi, a partire dalla immigrazione bollata come clandestina, fino ai contratti di lavoro personali e all’occupazione irregolare.
Condizioni che pesano negativamente sulla forza lavoro nel suo insieme, esponendola ancor di più ai ricatti dei padroni, e alle conseguenti “deduzioni” e decisioni al ribasso nei suoi confronti, da parte del governo Meloni, come dimostrato in questi mesi: “sordità” sui salari, più contratti precari, via il Rdc ecc.
I sindaci di molti comuni, anche della coalizione di governo, ora si lamentano di essere senza strumenti e senza fondi per affrontare situazioni che, solo la discriminazione, il razzismo e l’ottusità al governo, non hanno voluto vedere e predisporre in tempo: piani di accoglienza sul territorio.
Pensavano che il problema migratorio non li riguardasse, tanto meno li contaminasse al punto di doversene occupare. Forse qualcuno di loro spera ancora nelle balle di Piantedosi, ministro degli Interni, che in questi giorni in coro con Salvini, rilancia un punitivo e discriminatorio rimpatrio dei migranti. Un vecchio refrain che toccherà al massimo poche migliaia di persone. Neanche il solletico per un esodo nell’ordine delle centinaia di migliaia.
Con la condanna alle Ong per salvataggio plurimo di migranti, il governo Meloni risolleva il polverone per far filtrare la tesi che, la mancata accoglienza è colpa delle Ong: salvano e portano sulla terra ferma troppi migranti!!!
Tesi che fa il paio con quella dello scarso impegno della Ue, che Meloni – sovranista con poveri e migranti – chiama in causa come un ritornello a cose fatte. O meglio a leggi e decreti fatti, per mettere nei moderni campi di concentramento i migranti considerati clandestini, non per accoglierli come esseri umani che emigrano.
Saluti Oxervator.
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