Archive for Aprile, 2024

  • A chi vogliono prendere in giro, tutti giurano di difendere l’occupazione, in realtà Stellantis paga gli operai per licenziarsi e i sindacalisti firmano accordi sugli incentivi mentre quelli in disaccordo fanno solo parole. E se gli operai spinti ad accettarli si unissero ed aprissero una trattativa per   farli aumentare chi potrebbe avere qualcosa da dire? 0

    STELLANTIS: A PROPOSITO DEGLI INCENTIVI PER LICENZIARSI

    A chi vogliono prendere in giro, tutti giurano di difendere l’occupazione, in realtà Stellantis paga gli operai per licenziarsi e i sindacalisti firmano accordi sugli incentivi mentre quelli in disaccordo fanno solo parole. E se gli operai spinti ad accettarli si unissero ed aprissero una trattativa per farli aumentare chi potrebbe avere qualcosa da dire?

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  • Il fatto ha sollevato in tutto il mondo un’ondata di indignazione che però non ha modificato di una virgola l’azione militare del governo israeliano contro i palestinesi. Si conferma che il buon cuore, le buone parole, le carte dei diritti internazionali in questi casi servono a niente. Si conferma ancora che l’unica possibilità di fermare i governi imperialisti, le aggressioni di cui sono capaci, passa attraverso il loro rovesciamento “in patria” e nella capacità armata dei popoli oppressi di resistere e batterli militarmente. Non solo sostegno pieno ai palestinesi, ma sostegno ad ogni protesta in Israele contro il governo di Netanyahu augurandoci che dalle manifestazioni contenute si passi a qualcosa di più consistente e radicale. E’ più facile chiedere cibo per i “poveri palestinesi”, molto più complicato sostenere che hanno bisogno di organizzarsi per la resistenza all’esercito invasore, con ogni mezzo a Gaza e in Cisgiordania, per fermare la colonizzazione forzata, per non dare libertà di azione a chi vuol cancellare un popolo semplicemente sterminandolo. 0

    ALTRO CHE CESSARE IL FUOCO. NETANYAHU SPARA SUGLI AIUTI UMANITARI

    Il fatto ha sollevato in tutto il mondo un’ondata di indignazione che però non ha modificato di una virgola l’azione militare del governo israeliano contro i palestinesi. Si conferma che il buon cuore, le buone parole, le carte dei diritti internazionali in questi casi servono a niente. Si conferma ancora che l’unica possibilità di fermare i governi imperialisti, le aggressioni di cui sono capaci, passa attraverso il loro rovesciamento “in patria” e nella capacità armata dei popoli oppressi di resistere e batterli militarmente. Non solo sostegno pieno ai palestinesi, ma sostegno ad ogni protesta in Israele contro il governo di Netanyahu augurandoci che dalle manifestazioni contenute si passi a qualcosa di più consistente e radicale. E’ più facile chiedere cibo per i “poveri palestinesi”, molto più complicato sostenere che hanno bisogno di organizzarsi per la resistenza all’esercito invasore, con ogni mezzo a Gaza e in Cisgiordania, per fermare la colonizzazione forzata, per non dare libertà di azione a chi vuol cancellare un popolo semplicemente sterminandolo.

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