Stellantis Pomigliano. I “bidelli” si sono venduti lo sciopero del 30 aprile per un po’ di fumo negli occhi di qualche piccolo miglioramento. Il loro obiettivo dopo aver fatto sfogare la tensione operaia era quello di ristabilire la pace col padrone che continua a fare ciò che vuole su ritmi, carichi di lavoro e futuro.
A distanza di poco più di un mese, qualora ce ne fosse stato bisogno, è uscita fuori la verità che ha spinto i “bidelli” (sindacato firmatario) a proclamare lo sciopero lo scorso 30 aprile. In data 21 maggio i “bidelli” escono con un comunicato che sancisce la parola “pace” col padrone e soprattutto il “successo”, secondo il loro modo di pensare, dell’azione del 30. Andiamo a rileggere i motivi che li avevano spinti allo scontro
https://www.operaicontro.it/2024/04/29/dal-finto-sciopero-dei-bidelli-al-vero-sciopero-degli-operai/
ed entriamo nel merito del comunicato che vi allego:
● scala mobile; si provvederà al ripristino solo di quella del CS1 ma a settembre;
● viabilità e logistica; praticamente nei fatti e non nelle chiacchiere che scrivono loro, tutto invariato;
● microclima; i raffrescatori ad oggi sono spenti, hanno istallato lungo tutte le linee dei ventilatori che col getto d’aria continuo addosso, sicuramente fanno più male che bene e per tanto molti restano spenti. Sono convinto che quest’ultimo sarà l’unico intervento del padrone per risolvere un problema che esiste da sempre e che, i “palloni tessili” resteranno spenti;
● chiedono un’ulteriore settimana di ferie per Panda che, stando a voci di corridoio potrebbe essere barattata con dei sabato di lavoro fra giugno e luglio, insomma un altro successone;
● solo nei prossimi incontri, chiederanno risposte per le questioni sicurezza dei bull/carrelli; interventi per gli aspiratori nella zona rulli/convergenza; scala mobile CS2.
Dei RITMI INFERNALI; dei CARICHI DI LAVORO; del FUTURO incerto come non mai; nemmeno una sola parola.
Dall’altra parte la Fiom è praticamente assente salvo nel continuo strizzare l’occhio ai “bidelli” nel nome di un’unità che a dire loro è per il bene dei lavoratori. Come se dei lavoratori gliene fregasse qualcosa veramente.
In questo scenario i più lucidi di memoria, ricorderanno che è da inizio febbraio che si attende un’assemblea. Ormai il confronto con gli operai gli fa sempre più paura.
Per chiudere il cerchio, dobbiamo parlare del successo più grande ottenuto soprattutto dai “bidelli” ovvero gli ammortizzatori sociali. Una condizione che penalizza da anni sempre e solo gli operai che, quando chiamati a lavoro vengono MASSACRATI ma che quando fa comodo al padrone, per un motivo o per un altro, vengono messi a cassa integrazione. Ormai questo andazzo va avanti da quando è nata la Panda e per giugno oltre ad aver comunicato diversi giorni di fermo per CIGO nel reparto Tonale, anche per quello Panda, sarà un mese difficile. Per quest’ultimo reparto, a sorpresa anche se era già nell’aria, il 29/30/31 maggio e 3/4/5/6/7 giugno (e chissà se finisce qui) è stata dichiarata la CIGO. La motivazione si nasconde dietro un semplice “mancanza di materiale” ma sarebbe da approfondire perché dietro questa reale mancanza, pare proprio che ci sia il comportamento dittatoriale di Stellantis verso i fornitori che, sempre stando alle voci di corridoio, non ricevono i pagamenti da diversi mesi.
Ce ne sarebbe di carne sul fuoco e non solo a Pomigliano ma purtroppo continuano a dividerci, così è più facile per loro continuare a fare i loro porci comodi, e a non batter ciglio. In uno scenario del genere, sta solo a noi rialzare la testa e farlo alla prima occasione utile, solo così potremmo finalmente riuscire a cambiare lo stato dell’arte che coi “bidelli” da un lato e i “finti rivoluzionari” dall’altro, ci spinge solo verso il baratro.
PILONE OPERAIO STELLANTIS DI POMIGLIANO D’ARCO
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