LA CRISI DELLA MACCHINA PER ESTORCERE CONSENSO

Meloni canta vittoria, in 20 mesi 615.705 elettori si sono pentiti e non l’anno più votata. I partiti che in Europa hanno corso per il parlamento rappresentano meno della metà della popolazione. Con la crisi delle classi superiori a risolvere problemi sociali, come povertà crescente e l’incapacità a mettere fine  alle guerre di aggressione che essi stessi hanno provocato, va in crisi anche la loro macchina per estorcere consenso.
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Meloni canta vittoria, in 20 mesi 615.705 elettori si sono pentiti e non l’anno più votata. I partiti che in Europa hanno corso per il parlamento rappresentano meno della metà della popolazione. Con la crisi delle classi superiori a risolvere problemi sociali, come povertà crescente e l’incapacità a mettere fine alle guerre di aggressione che essi stessi hanno provocato, va in crisi anche la loro macchina per estorcere consenso.

Caro Operai Contro, la settimana trascorsa dopo le selezioni europee, contrassegnate in alcuni paesi (per stare alle classiche definizioni) da crescenti venti di destra, eccetto l’Italia, che ha già un governo di destra, è stata vissuta dalla Meloni all’insegna di bugie, negazioni dell’evidente, mistificazioni.
Già prima delle elezioni le cariche della polizia il 1 giugno contro gli studenti a Roma e Vicenza. In questi giorni le sue dichiarazioni al G7 appena concluso, quelle rispetto all’aggressione in parlamento ad un parlamentare dei 5 Stelle e i suoi stessi auto elogi per le elezioni europee. A queste ultime si riferisce la seguente breve nota.
La decisione fulminea di Macron di indire entro un mese (30 giugno e 7 luglio) elezioni politiche in Francia, anticipandone la naturale scadenza – decisione a seguito dell’avanzata della destra in Francia nelle elezioni europee – ha colto tutti di sorpresa e scombinato la procedura per la formazione del nuovo parlamento europeo. Macron tenta con un colpo di mano alla francese per fermare in patria la Le Pen mettendo l’elettorato di fronte alla scelta secca: la repubblica democratica o il neo fascismo?
Nel frattempo la Meloni con Fd’I che rispetto alle politiche del 2022 ha perso 615.705 voti, continua a cantare vittoria. Gioca anche sul fatto che, dalle precedenti europee del 2019, la percentuale dei votanti è scesa di oltre 6 punti.
In realtà come detto Fd’I ha perso 615.705 voti rispetto il 2022. Anche la Lega nello stesso periodo ha perso 377.995 voti.
Sul numero dei votanti in questo turno europeo, così scrive W. Veltroni sul Corsera del 12 giugno 2024: “Sono stati espressi stavolta 23 milioni di voti, su un totale di 49,5 milioni di elettori”.
Vuol dire che ha votato il 46,4% degli aventi diritto, compresi schede bianche e nulle.
Di conseguenza vanno più che dimezzate le percentuali ufficiali attribuite ai partiti sulla base di quanti sono andati a votare e non sugli aventi diritto. Esempio circa il 13% a Fd’I e non l’ingannevole ufficiale del 28% e più. Cosi via per gli altri partiti.
Ovviamente voti e percentuali in Italia, assumono una valenza con il gruppo europeo di appartenenza.
Da una parte insieme a misure antioperaie e antipopolari, la Meloni regala aria fritta; dall’altra aziona manganelli contro gli studenti che da Roma e Vicenza manifestano “Contro il governo Meloni”.
Saluti Oxervator

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