USA, IL FENOMENO DELLA SOLIDARIETÀ A LUIGI MANGIONE, ACCUSATO DELL’UCCISIONE DEL GRANDE MANAGER DELLE ASSICURAZIONI.

Una spiegazione delle ragioni del sostegno manifestato sui social a Luigi Mangione  da una fetta consistente delle classi subalterne americane.
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Una spiegazione delle ragioni del sostegno manifestato sui social a Luigi Mangione da una fetta consistente delle classi subalterne americane.

L’uccisione dell’amministratore delegato di United Health Partners da parte di Luigi Mangione, giovane, istruito e altamente privilegiato, è stata accolta con una sorprendente risposta di solidarietà e sostegno da parte di un’ampia fetta delle classi subalterne americane . Questo slancio di risentimento di classe e di solidarietà da parte del popolo immiserito è stato fomentato da anni di pratiche omicide e avide da parte dell’industria assicurativa privata, che nega e ritarda sistematicamente la copertura di pazienti affetti da gravi malattie, causando la morte di oltre 40.000 persone all’anno. Questa esplosione di primi e individuali elementi di coscienza di classe ha fatto eco ai canti di “noi siamo il 99%” che hanno risuonato durante il movimento Occupy Wall Street e dimostra il costante e diffuso malcontento nei confronti del capitalismo che ribolle sempre sotto la superficie.
L’atto plateale è stato trasmesso in tutto il mondo e la reazione ha provocato onde d’urto sia nel sistema dei fornitori di assistenza sanitaria a scopo di lucro sia nelle élite del sistema capitalistico nel suo complesso. Il perito assicurativo, come veniva chiamato Luigi prima di essere catturato, è diventato virale sui social media, dove è stato dipinto come un santo e addirittura “un eroe della classe operaia”. I meme si sono susseguiti senza sosta e per un paio di giorni i video TikTok di Luigi sono stati il trend numero uno sui social media negli Stati Uniti. In un sondaggio condotto questa settimana dai sondaggisti dell’Emerson College, oltre il 40% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni considera il gesto di Luigi non solo giustificabile, ma anche un atto di sfida accettabile.
Le barbarie del sistema sanitario a scopo di lucro negli Stati Uniti, il paese più ricco e potente del pianeta, sono ben definite, ma eccone una breve sintesi. Una delle statistiche spesso citate è il numero di persone che sono andate in bancarotta negli Stati Uniti a causa delle spese mediche rispetto ad altri Paesi che hanno un sistema sanitario pubblico. Negli Stati Uniti oltre sei milioni di persone hanno perso tutti i loro risparmi a causa delle spese mediche tra il 2001 e il 2023.
Negli Stati Uniti il movimento per un sistema di assistenza sanitaria pubblica è stato ripetutamente bloccato e soffocato dal governo degli Stati Uniti e dalle lobby delle assicurazioni private, della tecnologia medica e delle grandi industrie farmaceutiche. Il tutto è culminato con la riforma Obamacare, dipinta come il modo per fornire un’assistenza sanitaria universale, ma che in realtà è stata un regalo all’industria assicurativa privata che ha costretto le persone ad acquistare pacchetti assicurativi privati che spesso si sono rivelati completamente inutili, con una copertura molto limitata per qualsiasi assistenza sanitaria reale, aumentando al contempo i profitti per le assicurazioni private.
Il numero di americani che hanno un’opinione sfavorevole del sistema sanitario è maggiore di quello che ha un’opinione favorevole. Questa è solo una delle tante sfide economiche delle classi meno abbienti americane, che stanno affrontando crescenti difficoltà economiche con un’inflazione alle stelle e salari stagnanti. Cresce anche il risentimento per il continuo flusso di capitali destinati alle campagne militari all’estero. La parola oligarchia è entrata nel discorso corrente negli Stati Uniti, e con l’avvento di Trump e Musk anche la maschera dietro cui si cela la furia del capitalismo sfrenato è stata rimossa.
Ci sono diverse contraddizioni importanti che sono state ripetutamente evidenziate negli ultimi giorni sulla rete e che mettono a nudo il piano della élite razzista, colonialista e imperialista al potere. Queste contraddizioni si manifestano sull’accusa di terrorismo usata dallo Stato contro Luigi. Quelli che solidarizzano con lui sostengono che Luigi Mangione ha dichiarato di aver preso in considerazione l’idea di usare una bomba per uccidere il suo obiettivo, ma ha deciso di non farlo per evitare danni ai civili presenti. Nonostante Luigi abbia considerato i danni che avrebbe potuto causare una bomba, viene accusato di terrorismo, mentre quando Israele sgancia bombe da 2.000 libbre che decimano interi isolati, scuole, luoghi di culto e case, gli Stati Uniti la chiamano autodifesa.
Luigi ha preso di mira un amministratore delegato giudicato criminale, le cui politiche sono state responsabili della morte di migliaia di persone, ed è stato accusato di terrorismo. Ma quando Dylann Roof ha ucciso a colpi di pistola 9 afroamericani che frequentavano una chiesa a Charleston, nella Carolina del Sud, un atto che ha dichiarato essere destinato a scatenare una guerra razziale, non è stato accusato di terrorismo. Queste e altre contraddizioni sono state messe in luce in modo efficace e rapido dal movimento giovanile.
Nonostante affiori questa rabbia nei confronti del sistema, non sembra esserci alcuna organizzazione di sinistra in grado di incanalare questo malcontento in una valida forza di trasformazione per il cambiamento. Un aspetto molto promettente è la tendenza dei giovani a favorire il socialismo. Sondaggio dopo sondaggio, il socialismo ha superato il capitalismo come miglior modello economico tra i giovani sotto i 30 anni. Con il crescente malcontento, la disperazione e le linee di battaglia tracciate tra il fascismo di Trump/Musk e un futuro socialista, sembra plausibile che seguiranno altri tentativi di giustizia individuale. I giovani stanno creando connessioni e forse, grazie alla loro abilità tecnologica, possono riuscire a scuotere più efficacemente lo status quo.
Tutti sembrano invocare in maniera esplicita “1, 2, molti altri Luigi …”.
ML

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