MAGLIFICIO CXL DI PRATO – MULTATO IL PRESIDIO OPERAIO

Nel distretto Pronto Moda dove gli operai di tante piccole imprese lottano contro condizioni di lavoro al di sotto dei contratti e fuori da ogni regola, non sono bastate aggressioni, le provocazioni, per intimidirli. Ora agisce anche il sindaco multando il presidio operaio. I padroni ringraziano.
Condividi sui social:

Nel distretto Pronto Moda dove gli operai di tante piccole imprese lottano contro condizioni di lavoro al di sotto dei contratti e fuori da ogni regola, non sono bastate aggressioni, le provocazioni, per intimidirli. Ora agisce anche il sindaco multando il presidio operaio. I padroni ringraziano.

Caro Operai Contro, sabato 22 febbraio hanno manifestato per le strade del distretto, dimostrando di non farsi intimidire dalle multe del Comune, né dalle provocazioni che, seppur non direttamente su di loro, aumentano la pressione sulla loro lotta. Trattandosi di 3 pacchi incendiari fatti esplodere in 3 aziende vicine: Acca di Seano, Elt Express di Campi Bisenzio e Logistica Shun Da di Prato.
In sciopero per la loro vertenza, al presidio operaio del maglificio CXL di Prato, è arrivata la multa dal Comune amministrato dal centrosinistra. Un provvedimento che sembra inserirsi nel decreto sicurezza che il governo Meloni vuole approvare in questi giorni.
La multa per il presidio – dice la sindaca del Pd Ilaria Bugetti – è conseguente alla richiesta della Questura, i picchetti devono essere regolarmente autorizzati. Tradotto: nel dibattito parlamentare il Pd dice di opporsi al decreto sicurezza, ma una sua sindaca con la bella scusa di applicazione burocratica dei permessi, colpisce un presidio operaio.
Gli operai della CXL sono in lotta contro i salari da fame, la giornata lavorativa di 12 ore 7 giorni su 7 e contro l’esternalizzazione dei contratti. Rivendicano un contratto con la giornata lavorativa di 8 ore per 5 giorni la settimana. Come nello stesso distretto hanno già ottenuto e firmato almeno 3 aziende: la Zipper di Seano, la tessiture Sofia di Montemurlo e la stireria di Tang di Prato stesso.
Quanta solerzia in nome della legge, contro gli operai in lotta! Multati per aver occupato con la tensostruttura del presidio il suolo pubblico. Nella città famosa per il distretto del “pronto moda”, dove l’alto sfruttamento nelle aziende, nella logistica e le condizioni di vita sono tristemente additati come modello elevato a “sistema”.
Un “sistema” con circa 8 mila fra imprese e microimprese, non poteva crescere senza la complicità di lor signori, assenti nell’impedire che in nome dell’alta moda, in città nascesse un simile obbrobrio, un ghetto di tali proporzioni che nessuna misura tanto meno, multa, ha fermato.
Ed ora candidamente la sindaca Bugetti, dice che per fare il presidio ci vogliono 30 giorni di preavviso!
La stessa inflessibilità viene applicata anche nelle verifiche sulla sicurezza e salubrità nei reparti? Sulle condizioni di lavoro? Sulla regolarità della busta paga? Nelle imprese sono state rimosse le condizioni che videro morire in un rogo 7 operai (2 donne) nei capannoni della “Teresa Moda”di Prato?
I controlli dell’Ispettorato nelle fabbriche ci sono – dice intervistato dalla televisione “La7” un sindacalista del Sudd Cobas che segue la vertenza CXL – ma evidentemente le aziende sanzionate pagano le multe e continuano imperterrite, mettendo in conto di pagare la prossima multa, tanto è alto il margine di profitto.
Il distretto della moda di Prato insieme a quello di Firenze, a stragrande maggioranza forza lavoro immigrata, registrano 2 miliardi e 800 milioni di import e 11 miliardi e 500 milioni di export l’anno, con tutto lo sfruttamento operaio e il profitto che ci passa in mezzo. 
Chissà se l’indefesso rigore di lor signori, ha prodotto risultati nell’individuare picchiatori e loro mandanti, che lo scorso ottobre hanno aggredito con spranghe il picchetto notturno degli operai della pelletteria Confezione Lin Weidong di Seano. Un aggressione squadrista non isolata, prima era toccato agli operai della DS, della Gruccia Creation, della Texprint, della Dremland, della ACCA. Operai feriti, tanti portati negli ospedali, aggressioni squadriste che gridano a tutti gli operai, la necessità di prepararsi all’autodifesa nelle lotte.
Saluti Oxervator.

Condividi sui social:

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.