Sicurezza sul lavoro: infortuni in calo ma non abbastanza
di Claudio Tucci
L’Osservatorio infortuni dell’Inail del 2007
Cnel: nel 2008 ristagno dell’occupazione
Sacconi: [k]Contro le morti bianche un piano straordinario per la sicurezza nel lavoro[k]
In Italia diminuiscono morti bianche e infortuni sul lavoro, ma crescono gli incidenti che colpiscono immigrati e lavoratori atipici. Nel 2007 ci sono state 912.615 denunce di infortuni, 15.500 in meno rispetto all’anno precedente, con un calo pari all’1,7 per cento. Scende anche il numero di morti bianche, che si attestano a circa 1.210 casi, con una flessione del 12,8% rispetto al 2006. A crescere sono, invece, gli infortuni degli stranieri (140mila, + 8,7 per cento) e quelli in itinere, con un dato agghiacciante: oltre il 50% delle morti sul lavoro avviene per strada. Parasubordinati e interinali si confermano, poi, tra i lavoratori meno sicuri, con incrementi di infortuni, rispettivamente, del 13,6% e del 5,7 per cento. Questa la fotografia scattata dalla relazione annuale dell’Osservatorio statistico infortuni dell’Inail sull’andamento infortunistico 2007 nel Belpaese, illustrati, al ministero del Lavoro, alla presenza del ministro del Welfare Maurizio Sacconi.
[k]e’ un calo non soddisfacente[k], commenta il ministro Sacconi, che punta il dito, soprattutto, sul basso numero di aziende che denunciano all’Inail gli infortuni dei propri dipendenti. Il ministro ricorda che su 3 milioni e 750mila aziende iscritte all’Inail solo 280mila denunciano almeno un infortunio l’anno, cioe’ il 7,5% del totale. E, addirittura, solo 18.500 imprese denunciano piu’ di cinque infortuni annui. Sacconi annuncia, quindi, di aver chiesto all’istituto di [k]fornire una ulteriore elaborazione della platea di imprese a rischio, con un’analisi dettagliata delle loro caratteristiche, dal carattere dimensionale all’ambito territoriale e all’attivita’ merceologica svolta, per orientare al meglio gli interventi preventivi e formativi sulla fronte della sicurezza sul lavoro[k]. E a breve, sottolinea Sacconi, il Governo convochera’ le parti sociali per discutere del testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e della bilateralita’, che, assicura, [k]intendiamo favorire e incrementare[k].
Dal rapporto dell’Inail emerge come l’agricoltura sia il settore che, nel 2007, ha fatto registrare il minor numero di incidenti, con un significativo – 9,4 per cento. A seguire, anche se piu’ distanziati, industria e servizi, con una riduzione di circa l’1,2 per cento. In controtendenza, invece, il pubblico impiego, che ha fatto registrare un aumento dell’1,5%, sulla scia degli incrementi gia’ osservati negli anni precedenti. Anche se, tengono a precisare dall’Inail, [k]si tratta comunque di poche centinaia di casi[k].
Lavorazione dei metalli, costruzioni e autotrasporto sono i settori merceologici piu’ a rischio infortuni per i lavoratori. Stabile, poi, la percentuale di donne che subiscono infortuni sul lavoro, ferma intorno al 27,5 per cento. Per entrambi i sessi quasi l’80% degli infortuni si concentra tra i giovani e gli impiegati sotto i 50 anni. A livello territoriale, poi, la riduzione degli infortuni ha interessato un po’ tutte le regioni italiane, a eccezione della Sicilia (+4,1%), del Lazio, della Calabria e della provincia autonoma di Bolzano, con incrementi intorno al mezzo punto percentuale.
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