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ROMA – Cgil, Cisl e Uil hanno la loro piattaforma per il rinnovo del modello contrattuale. L’hanno varata le segreterie unitarie delle tre confederazioni mettendo a punto un documento definito “di grande portata”, come sottolineato dal leader della Cgil Guglielmo Epifani. Ed in grado di ridare respiro ai salari, dando allo stesso tempo forza ai sindacati ed ai lavoratori che – ha detto il numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni – conteranno di piu’ nella societa’ italiana.
“Dopo dieci anni dobbiamo finalmente far aumentare i salari dei lavoratori dipendenti”, gli ha fato eco il leader Uil, Luigi Angeletti. I sindacati propongono un nuovo modello basato su due livelli contrattuali, tra loro complementari, con il contratto nazionale che affida competenze al secondo livello anche per “migliorare spazi di manovra salariale della contrattazione aziendale o territoriale”.
I contratti saranno triennali prevedendo penalizzazioni in caso di ritardi nei rinnovi alla scadenza, con regole valide sia per il comparto pubblico che per quello privato. Soprattutto i nuovi contratti tenteranno di agganciare i redditi ad un andamento piu’ “realistico” dell’inflazione, con una modifica degli indici di riferimento del costo della vita.
“E’ un passo avanti nell’auspicata rinegoziazione del livello contrattuale da parte degli attori sociali”, ha commentato il neoministro del Welfare Maurizio Sacconi, alla vigilia dell’inizio del confronto. La proposta sindacale sara’ infatti presentata a Governo e associazioni imprenditoriali la prossima settimana, dopo cioe’ il 12 maggio quando e’ previsto l’ultimo passaggio negli organismi negli esecutivi unitari delle tre confederazioni. Il confronto, ha detto Angeletti, deve iniziare “immediatamente”: “noi presentiamo una proposta e chiediamo di riaprire immediatamente il negoziato. Vedremo se veramente gli imprenditori avranno voglia, come dicono, di aumentare i salari”, ha aggiunto.
“Il modello contrattuale – ha spiegato poi Sacconi – dev’essere un negoziato fra le parti e il Governo e’ terzo. L’esecutivo e’ intenzionato a detassare gli straordinari e le parti variabili del salario. Una nuova fiscalita’ in favore dei redditi da lavoro dipendente che aiutera’ il confronto fra Cgil, Cisl e Uil e Confindustria”.
Il documento sindacale intanto e’ passato al vaglio del direttivo Cgil dove non sono mancate le polemiche e le prese di distanza delle componenti piu’ a sinistra della confederazione. Paola Agnello Modica, rappresentante in segreteria di Lavoro e Societa’ ha rassegnato al direttivo le sue dimissioni dopo che la sua stessa area ha preannunciato la presentazione di un documento “alternativo” alla proposta unitaria.
Sulla stessa linea Rete 28 Aprile mentre anche il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, ha sottolineato di non condividere la proposta ed ha lasciato il tavolo in polemica con un provvedimento della disciplinare della Cgil Lombarda che ha sospeso alcuni rappresentanti della Fiom Regionale. “Il direttivo Cgil fara’ ora una vera discussione ma alla fine la maggioranza sosterra’ questa posizione” ha detto Epifani prevenendo l’esito del direttivo che prosegue in serata.
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