Primi intoppi al piano Marchionne all[k]Alfa di Pomigliano
Venerdi 4 aprile all[k]Alfa di Pomigliano si e’ fatto uno sciopero di otto ore contro l[k]esternalizzazione di 316 operai e l[k]applicazione del WCM che peggiora ulteriormente le condizioni di lavoro degli operai dello stabilimento. Sul primo turno lo sciopero e’ riuscito bene, sul secondo turno meno. Nel complesso la FIAT ha accusato il colpo perche’ molti operai delle linee non sono andati a lavorare.
I blocchi ai cancelli sono iniziati alle tre di notte e sono proseguiti per tutta la mattinata. Alle dieci si e’ tenuta un[k]assemblea a Pomigliano con la presenza di legali del sindacato. All[k]assemblea ha partecipato anche il segretario della FIOM di fabbrica che ha dato la sua solidarieta’ agli scioperanti. A mezzogiorno si e’ tornati ai cancelli per bloccare anche sul secondo turno. Si e’ avuta una massiccia presenza della polizia fin dall[k]alba coordinata dagli stessi dirigenti aziendali che visionavano i picchetti a poca distanza. La polizia e’ intervenuta molte volte per sgombrare il passaggio spingendo gli scioperanti di lato che, pero’, immediatamente dopo, ricreavano il picchetto piu’ avanti. Questo tira e molla e’ durato ore con un tempo inclemente. Pur dando un forte segnale agli altri operai con una massiccia presenza ai picchetti, gli scioperanti non avrebbero potuto bloccare chi realmente voleva entrare. Se coloro che sono andati a lavorare sono stati pochi, questo e’ dipeso dalla volonta’ degli operai che in buon numero hanno aderito allo sciopero. L[k]agitazione e’ stata richiesta dai 316 operai esternalizzati con la parola d[k]ordine [k]Nessuno deve uscire dalla fabbrica[k]. Lo sciopero e’ stato ufficialmente dichiarato dalla Confederazione COBAS e dalla FLMU. I sindacati ufficiali dopo aver constatato la riuscita dell[k]agitazione, spinti da una parte della FIOM di fabbrica hanno emesso un comunicato di solidarieta’ ai 316 in cui facevano proprie le loro rivendicazioni. Hanno anche indetto un[k]assemblea per martedi 8 per decidere sul da farsi. Gli operai hanno accettato di buon grado queste iniziative ma senza illusioni, non dimenticando che questi stessi sindacati hanno accettato con entusiasmo il piano Marchionne che prevede appunto l[k]applicazione del WCM e le esternalizzazioni oltre a creare un clima maggiormente repressivo in fabbrica.
All[k]agitazione non ha partecipato lo SLAI COBAS che ha dato indicazione ai suoi iscritti di andare a lavorare. Come presa in giro, il giorno dopo, e’ apparso sul Mattino di Napoli un articolo in cui si indicava falsamente proprio questo sindacato come quello che aveva proclamato lo sciopero di venerdi e che rappresentava all[k]interno dello stabilimento il maggiore oppositore al piano Marchionne.
Gli operai esternalizzati hanno intenzione di continuare su questa strada, convinti come sono che per rimanere all[k]interno dello stabilimento e’ adesso che bisogna insistere per far cambiare idea alla FIAT.
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