GRAVE ATTO DI REPRESSIONE SINDACALE ALLA TERIM DI MODENA
A ridosso dell[k]ultima tornata contrattuale che riguardava i metalmeccanici e favorevole solo ai padroni sta ritornando oggettivamente e in modo irruento, soprattutto nelle grandi fabbriche, quelle in cui gli operai [k]addensati e organizzati militarmente[k] hanno espresso nettamente il loro NO, un[k]ondata di repressione fatta di licenziamenti , sospensioni, e provvedimenti vari nei confronti di delegati e operai combattivi. Da Melfi , a Pomigliano, alla Ferrari e in decine di altre fabbriche, abbiamo assistito all[k]ondata repressiva tesa ad eliminare il dissenso inconciliabile tra padroni e operai;[k].e alla Terim di Modena non siamo da meno ! Ieri il delegato Fiom Santoro Francesco dopo la lettera di contestazione ricevuta nei giorni scorsi, in cui gli venivano contestati vari atti di insubordinazione nei confronti del capo reparto e del direttore di stabilimento e a seguire un comportamento lesivo dell[k]immagine dell[k]azienda durante la visita di alcuni clienti, e’ stato sanzionato con tre giorni di sospensione ! Una sentenza emessa esclusivamente sulla base di accuse infondate e totalmente false ! I fatti addebitatigli sono andati in realta’ molto diversamente ! Il delegato Santoro su richiesta di alcuni operai, si e’ allontanato dalla sua postazione ad un[k]altra linea per verificare alcuni problemi di ritmi e carichi di lavoro, nel pieno delle sue funzioni di delegato con diritto all[k]agibilita’ sindacale in qualunque momento. Di parere diverso e’ stato il capo reparto che in tutti i modi giudicava l[k]intervento di Santoro intrusivo e illegittimo, di fatto negava ruolo e funzioni dell[k]RSU. Da parte di Santoro e’ stato richiesto allora l[k]intervento del direttore industriale, il quale dopo essere arrivato ed aver ascoltato nervosamente le rimostranze del delegato, in maniera irrispettosa invitava lo stesso a ritornare alla propria postazione, minacciandolo di [k]lasciarlo a casa[k] la prossima volta che avrebbe osato interferire sulle scelte aziendali in materia di produttivita’. Questo episodio esplicito di comportamento antisindacale e’ stato pagato il giorno dopo dall[k]azienda con tre ore di sciopero. Se non fossimo nell[k]Italietta [k]democratica[k] dove operai e padroni si candidano insieme e allegramente , si direbbe uno scenario da repubblica delle banane, dove il padrone di turno, a proprio piacimento sospende o annulla ogni forma minima di liberta’ sindacale riconosciuta dalla Costituzione borghese e sancita nel riformista Statuto dei Lavoratori, specialmente quando gli viene toccato il profitto. A seguito di tale provvedimento totalmente ingiustificato, verso un compagno che in questi ultimi anni ha condiviso tutte le lotte succedutesi non solo alla Terim, stamattina alle otto in fabbrica, c[k]e’ stato un sciopero con assemblea dove gli operai hanno tributato in massa la solidarieta’ verso il delegato, e dove in seguito dopo l[k]approvazione di un[k]ordine del giorno in cui si chiede alla direzione di ritirare il provvedimento, e’ stato deciso di prolungare lo sciopero a tutta la giornata, otto ore contro l[k]arroganza padronale e quella perpetrata dai suoi servi[k]..che nell[k]Italietta [k]democratica[k] in cui operai e padroni si candidano assieme per [k]l[k]interesse comune[k], vengono definiti anch[k]essi [k]lavoratori[k].
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