Sotto la sede di equitalia a Napoli c’e’ stata una battaglia: La battaglia di corso Meridionale.
La polizia ha caricato i manifestanti anti-Equitalia che stavano presidiando la sede di Corso Meridionale.
Dalle uova, ai sassi, ai lacrimogeni della polizia, ai petardi, la tensione e’ esplosa. E poi, bottiglie e sassi sono partiti contro gli agenti del reparto Mobile schierati davanti gli uffici. Gli scontri sono stati preceduti da una pesantissima tensione e da tentativi di barricate.
Sui volantini distribuiti ai passanti e sugli striscioni esposti si chiedeva [k]la chiusura immediata di Equitalia[k].
I borghesi hanno la memoria corta hanno dimenticato le rivolte dei cafoni contro lo stato unitario.
La rivolta contro Equitalia e’ la rivolta di operai, lavoratori, disoccupati (i cafoni di oggi) contro gli esattori dei padroni.
Riportiamo uno scritto di Antonio Gramsci [k]Lo stato italiano e’ stato una dittatura feroce che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono d’infamare col marchio di briganti.[k]
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