Manifattura di cotone New.co.cot- Perosa Argentina. Ottenuta l’ultima cassa integrazione fino a dicembre 2012 le 186 operaie/i fanno un bilancio del presidio iniziato il 1 maggio.
Dopo 50 giorni di presenza in valle le prime riflessioni sono: 1) Le operaie della New Cocot sono uscite dal silenzio. 2) Altre realta’ di fabbrica e lavorative finalmente dopo anni si sono parlate. 3) Anche con il territorio si e’ aperto un dialogo. 4) Rilevante e’ la lettera che Vescovo e Concistoro Valdese hanno inviato alla Fornero, nella quale si ribadisce la necessita’ di [k]redistribuire il lavoro esistente[k]. 5) Le istituzioni locali sono state spinte a muoversi. 6) Il Presidio diventa luogo di incontro per riflettere su cosa sta’ succedendo e cosa inventare per il futuro. Questo e’ certamente la cosa importante: autogestirsi e non piu’ prendere ordini. Confederali e partiti ( con modalita’ e accenti diversi) hanno cercato di frenare, qualcuno ostacolare questo movimento, ma ormai questa esperienza si e’ consolidata e continuera’. Possiamo dire come ALP che e’ stata sicuramente l’iniziativa piu’ importante di questi ultimi anni. Ringraziamo tutte le operaie e tutti quelli che in questi 50 giorni hanno portato la loro solidarieta’ e il loro contributo.
Ora i nostri obbiettivi sono quelli di concentrarci sulle emergenze (NN Euroball e Tekfor) cercando di impedire accordi devastanti, riproponendo il concetto di redistribuire il lavoro esistente, spingendo sui contratti di solidarieta’. La cosa piu’ importante e’ quella di coinvolgere le persone cosi come abbiamo fatto per il Presidio di Valle.
http://www.alpcub.com/bozza-1newcocot.pdf
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