IL VALORE DEL CONTRATTO

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oggi e’ importante discutere delle innovazioni,se cosi si possono definire le novita’,introdotte nell’ ipotesi del contratto nazionale dei etalmeccanici,ipotesi raggiunta il 20 gennaio scorso.
Queste novita’ riguardano solo gli operai.
Che cosa voglio dire con questa affermazione, voglio dire che l’unificazione della normativa sul contratto di lavoro dei metalmeccanici, e’ stato sempre un disegno,un obbiettivo, un sogno ,chiamatelo come volete diciamo un progetto di confindustria e di tutta la classe padronale, della classe media e sottolineo classe ed anche una parte del sindacato italiano e oggi con le nuove identita’ politiche italiane che di questo progetto ne e’ parte determinante anche la casta politica italiana che si e’ gia autoesclusa dalla divisione della societa’ italiana in classi sociali, questo progetto parte da lontano, dagli inizi anni ottanta in quegli anni gia’ si parlava dell’estinzione della classe operaia e che saremmo andati a lavorare con il colletto bianco, qualche illuso a quei tempi ci credeva,sono passati ventotto anni i colletti delle tute sono sempre blu e sempre sporchi di fatica, che cosa e’ allora l’unificazione delle normativa contrattuale,essa ha un solo obbiettivo realizzare il progetto “RENDERCI INVISIBILI”.
Renderci invisibili in una societa’ non piu’ divisa in classi, ma sempre piu’ uniformata e sempre piu’ simile o uguale al modello di societa’ degli stati uniti, e qui entrano in gioco le nuove identita’ del panorama politico nostrano e le sue similitudini con quello americano.Da quella societa’ statunitense in cui sembra sparita la classe operaia,ma questo sparizione vale per la cina, l’india ,la russia,o il giappone, per i paesi dell’africa o i paesi dell’est europeo, vale anche un altro discorso che ci accorgiamo di loro quando vengono a bussare alla nostra porta per chiederci un posto di lavoro o che alcuni di loro dalla disperazione commettono atti criminosi.
RENDERE INVISIBILE LA CLASSE OPERAIA SIGNIFICA NEGARGLI L’ESISTENZA
Un progetto iniziato, come dicevo sopra, negli anni ottanta o forse prima, che avuto delle tappe fondamentali in questo percorso ed e’ stato lo scioglimento del partito comunista italiano avvenuto nel 1989, che era il piu’ grande partito comunista dei paesi occidentali e che in Italia con tutti i se e i ma rappresentava nel parlamento il mondo del lavoro salariato, nostalgie qualcuno dira’, io rispondo no perche’ oggi e’ sotto gli sotto gli occhi di tutti, quali erano i progetti di quei politici che decretarono lo scioglimento del partito comunista italiano quei politici erano Dalema,Veltroni,e Fassino. Da allora siamo orfani di una rappresentanza politica in parlamento,e forte di questo confindustria sferra il suo attacco che si concretizza con l[k]accordo sulle rappresentanze sindacali dove vengono cancellati i consigli di fabbrica da qui all[k]accordo del luglio 93 sulla politica dei redditi, il passo e’ breve. E poi attacco all[k]articolo 18 dello statuto dei lavoratori, l[k]introduzione del lavoro precario, i contratti separati ed infine l[k]attacco al contratto nazionale ed alla sua esistenza, in quella fase di lotte e di scioperi era si necessario avere un contratto, ma non in questi termini, pur sapendo che cgil ,cisl e uil stavano discutendo con il governo e confindustria sulla riforma dei modelli contrattuali.
Questo contratto ha in se’ delle sofferenze, parafrasando il nostro segretario nazionale della fiom,una di queste sofferenze secondo me e che passiamo dal materialismo storico alla smaterializzazione contrattuale della classe operaia ,avere una normativa che ci riguarda, ci dice che esistiamo, per cui sei materia contrattuale,essendo materia contrattuale devono definire la tua collocazione sociale e contrattuale per cui operai o impiegati, classe operaia o classe media,mischiando le normative chi sara’ destinato a scomparire? Noi perderemo quell[k]identita’ di classe che ha fatto la storia del ultimo secolo ed oltre, ma scomparendo ci negheranno qualsiasi rivendicazione con una scusa banale [k]perche’ non esistiamo[k].SEMPLICE
Non vorrei passare per becero conservatore perche’ la restaurazione la stanno compiendo chi ci propone un contratto dove non si tiene conto delle differenze che esistono tra gli operai e gli impiegati.
Differenze che vanno dall’ambiente di lavoro,alla sicurezza,e sopratutto al rapporto diretto con la produzione.

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