AFGHANISTAN: I PARTIGIANI SEMPRE PIU’ FORTI

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E’ la guerra piu’ lunga. Dal 2001 le truppe USA lo occupano. Il pretesto fu la lotta contro Bin Laden. All’occupazione delle truppe USA si sono unite alcune truppe di paesi ONU. Poi sono dovuti intervenire truppe dei paesi NATO. Se aumentano le truppe di occupazione e perche’ in tutti questi anni e’ cresciuta la forza dei partigiani Afghani. Proprio in questi giorni l’ONU ha prolungato di un anno il mandato di occupazione delle truppe sotto la sua direzione. Il Canada ha prolungato il mandato delle sue truppe fino al 2011. Gli USA e la NATO non hanno scadenza per le le loro truppe. I giornalisti occidentali riportano i massacri della popolazione civile con la storiella dell’uccisione di “presunti Taliban”. L[k]intervento armato Usa alla fine del 2001 ha provocato la morte di 14 mila afgani, di cui almeno 10 mila combattenti talebani e quasi 4 mila civili. A queste vanno aggiunti migliaia di civili afgani morti nei mesi successivi alla fine del conflitto per le malattie e la fame provocate dalla guerra.
Dal 2002 a oggi la guerra ha causato altri 11mila morti, di cui 6mila solo nel 2006.
Dall[k]inizio del 2007 i morti sono almeno 2.970 (562 civili, 1.887 talebani o presunti tali, 422 militari afgani, 94 soldati della Nato).
L[k]Afghanistan e’ uno dei paesi piu’ minati del pianeta. Non c[k]e’ provincia afgana che non sia afflitta dal problema dei campi minati.
Secondo i dati della Ong britannica Halo Trust, dal 1979 ad oggi sono state disseminate, ufficialmente, almeno 640 mila mine, tra antiuomo e anticarro. A queste vanno aggiunti milioni di ordigni inesplosi (uxo)*.
Dal 1979 ad oggi 400 mila afgani (per l[k]80 percento civili) sono rimasti uccisi o mutilati dalle mine.
Da quando e’ iniziata l[k]attivita’ di sminamento, nel 1988, sono state rinvenute e distrutte 250 mila mine e 3,3 milioni di ordigni inesplosi.
E[k] stato calcolato che per bonificare completamente il territorio afgano, ai ritmi attuali ci vorrebbero piu’ di quattromila anni.
*Solo tra l[k]ottobre 2001 e il marzo 2002 le forze aeree Usa hanno sganciato sull[k]Afghanistan 250 mila cluster bomb (Blu-97), la maggior parte delle quale rimaste inesplose. Solo nel 2003 ne sono state rinvenute e distrutte quasi 13 mila.
L[k]Afghanistan e’ ricco di smeraldi e risorse minerarie. Ma il valore strategico del Paese e’ legato ai gasdotti e ai corridoi commerciali (stradali e ferroviari) che lo attraversano, collegando gli Stati ex-sovietici dell[k]Asia centrale con il Pakistan e l[k]India. Inoltre la recente scoperta di immensi giacimenti di uranio potrebbe diventare una fonte potenziale di nuovi conflitti.
Le forze Nato sono costrette all[k]offensiva contro i talebani nelle province orientali di Paktia, Khost e Nangarhar, in quelle centrali di Ghazni, Zabul e Uruzgan, in quelle meridionali di Helmand e Kandahar e ora anche in quelle occidentali di Farah ed Herat, dove si trova il contingente militare italiano, che contribuisce alle operazioni Nato con una compagnia di fanteria (missioni di pattugliamento a lungo raggio) e con quattro distaccamenti operativi di forze speciali (missioni di combattimento a fianco delle forze Usa). Il parlamento italiano ha approvato prima con il governo Berlusconi poi con quello Prodi l’invio e il rafforzamento della missione militare italiana.

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