Padroni e spudorati servi all’attacco dell’art. 18

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Padroni e spudorati servi all’attacco dell’art. 18

Caro Operai Contro

Il governo Monti e la sua maggioranza, Pdl, Pd, Udc, stanno ancora [k]lavorando[k] per snaturare l’art. 18 con il cosidetto [k]lodo ABC[k], (Alfano, Bersani, Casini,).
Ogni giorno scioperi e manifestazioni scoppiano da ogni parte, in fabbrica e per le strade, contro i licenziamenti facili che verrebbero avanti con la [k]modifica[k] dell’art. 18.
Il trio ABC, e tutti gli altri politici e sindacalisti venduti, insieme a tutti gli scribacchini servi dei padroni, accusano gli operai di voler mantenere le vecchie regole del 1970, appunto quelle dello Statuto dei Lavoratori, art. 18 compreso.
In realta’ chi vuole mantenere le vecchie regole sono i padroni e i loro servi, che fingono non sapere che l’art. 18 con lo Statuto dei lavoratori, promulgato dalla legge 300 del 1970, (sull’onda delle lotte del ’68 e anni seguenti) recepiva fra l’altro un’altra legge, quella del 15 luglio 1966 che prevedeva in caso di mancato reintegro entro il terzo giorno (disposto dal giudice), un risarcimento monetario dagli 8 ai 12 mesi. Lo Statuto dei Lavoratori, mantiene la giusta causa nei licenziamenti, ma abolisce la scappatoia per i padroni, ovvero [k]l’alternativa[k] della monetizzazione, con un certo numero di mensilita’.
Chi vuole tornare alle vecchie regole sono i padroni, con i loro politici, sindacalisti venduti e tutto il carrozzone dei loro servi.
Saluti. Operai incazzati da Riva Trigoso Ge

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