Gran Torino Capitale del Lavoro: un film ancora tutto da girare
Ieri (giornata legata al ricordo del 5[k] anniversario della morte dei nostri compagni di lavoro uccisi in nome del profitto alla ThyssenKrupp) il regista Ken Loach, da sempre critico, attraverso i suoi film, al mondo del lavoro e della precarieta’, e’ stato ospite a Torino. Su invito dell’Usb ha presenziato ad un incontro durante il quale ha spiegato le ragioni del rifiuto, in aperta polemica con il Torino Film Festival, del Gran Premio Torino dopo aver appreso che i lavoratori della Rear, la cooperativa di servizi che gestisce accoglienza e sicurezza all’interno del Museo nazionale del Cinema, paga i propri dipendenti 5 euro l’ora e ne ha licenziati 5 in seguito a proteste in merito alla riduzione dei gia’ miseri salari. A questi lavoratori va tutta la nostra solidarieta’.
Ringraziamo il regista inglese per la sua presa di posizione coraggiosa, puntuale e (purtroppo) in controtendenza nel mondo degli intellettuali in favore dei lavoratori sfruttati nell’ambito della produzione culturale, che vede sempre piu’ precarieta’ ed imbarbarimento delle condizioni di lavoro.In questo gesto non troviamo assolutamente nulla di narcisistico o megalomane (parole di G. Amelio) ma la coerenza che contraddistingue da sempre un grande intellettuale – organico alle masse lo avrebbe definito Gramsci – del suo calibro e un importante riconoscimento, che vale piu’ di mille premi, di tutti quei singoli e organizzazioni che gia’ oggi lottano per il cambiamento politico, come auspicato dal regista.
La Rear fa capo, tra gli altri, a Mauro Laus, Consigliere Regionale del PD. Fassino preferisce favorire personaggi come il suo addetto stampa G. Giovannetti che percepisce un compenso di 150 mila euro l’anno senza alcuna credenziale per svolgere tale mansione o come M. Laus.
La Rear inoltre ha acquisito in appalto anche il servizio di biglietteria sui mezzi GTT, proprio il lavoro che il Sindaco ci aveva garantito nell’incontro del 30 giugno 2011(http://www.lastampa.it/2011/06/30/cronaca/thyssen-fassino-incontra-gli-operai-il-comune-si-impegnera-per-aiutarli V22gwWvHu9p64VPAsVJsAM/pagina.html). Promessa mai mantenuta.
Ci siamo sempre detti disponibili a prender parte, con le nostre capacita’ e le nostre professionalita’, a quella Gran Torino Capitale del Lavoro che manca sempre piu’ pesantemente nella nostra citta’: e’ stata solo una promessa sbandierata in campagna elettorale e questa ennesima vicenda lo dimostra chiaramente. Noi ex lavoratori ThyssenKrupp pensiamo che la questione del lavoro sicuro e dignitoso, come giustamente messo in rilievo dai lavoratori della Rear, e’ la principale misura, come abbiamo detto in piu’ occasioni, per far fronte agli effetti piu’ nefasti di questa crisi.
Quella che manca a Fassino e’ la volonta’ politica per adottare poche e semplici misure per rilanciare il lavoro nella nostra citta’ come potenziare i servizi (sanita’, trasporto, istruzione) in favore dei cittadini creando cosi nuovi posti di lavoro, sostenere i lavoratori della Fiat e i sindacati piu’ combattivi allo scopo di nazionalizzare la Fiat e riconvertirla a una produzione utile, impedire la svendita delle societa’ partecipate del Comune agli [k]amici degli amici[k], bonificare e riconvertire ad usi collettivi le ex aree ThyssenKrupp addebitando i costi alla multinazionale tedesca, ridurre i costi della politica. Queste misure possono essere realizzate solo a patto di rompere i legami con i poteri forti (Intesa San Paolo e Fiat fra tutti) che da sempre dettano le linee di sviluppo della nostra Citta’ trovando i mezzi e le risorse necessarie a metterle in pratica infrangendo il Patto di stabilita’.
E’ una questione di scegliere da che parte stare: sottostare ai voleri delle banche o legarsi al movimento dei lavoratori che lottano per il cambiamento politico attraverso la difesa dei propri diritti e per costruire un Paese realmente democratico in cui siano garantiti a ciascuno il diritto allo studio, alla salute e all’istruzione e, piu’ in generale, la dignita’ del lavoro e un’esistenza sicura e dignitosa. E’ l’ora delle scelte e come sintetizza egregiamente Ken Loach “se si resta al centro strada, di solito ti investono”.
[k]Il vero premio e’ lottare con voi[k] K. Loach
Torino, 7 dicembre 2012 Ex lavoratori ThyssenKrupp Torino
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