DAL FATTO QUOTIDIANO
C[k]e’ chi si lamenta di non avere abbastanza informazioni sulle persone candidate nella propria coalizione che dovra’ votare domani e lunedi (come denuncia l[k]associazione [k]Pubblici Cittadini[k]), ma c[k]e’ anche chi fino a pochi giorni fa non sapeva nemmeno chi fossero gli alleati del proprio partito di riferimento. e’ il caso degli [k] immaginiamo spaesati [k] elettori del Pd a Comacchio.
Nel paese in provincia di Ferrara, punto di riferimento per il litorale emiliano-romagnolo, si ritorna alle urne dopo una parentesi di appena un anno e mezzo di governo di centrodestra, il primo dal Dopoguerra. L[k]uomo da battere e’ l[k]avvocato Alessandro Pierotti, ex sindaco, ex assessore provinciale [k]scaricato[k] dalla giunta proprio dai democratici tre anni fa.
Da allora tra Pd e l[k]avvocato comacchiese, che nel frattempo ha messo in piedi la lista civica L[k]Onda che alle ultime comunali ha ottenuto il 17%, e’ guerra aperta. Fino a un certo punto pero’. Quel punto si chiama vittoria alle elezioni. E il Pd sa bene che la reconquista puo’ passare solo attraverso la riappacificazione con il grande escluso. Come ne era consapevole lo stesso Pdl, che a febbraio gli promise mari e monti pur di averlo come portabandiera.
Di fronte a tanta indulgenza si levo’ sdegnato il segretario comunale del Pd, Gabriele Bellini: [k]Mi e’ del tutto indifferente quello che fa il Pdl, se loro non fanno politica con dignita’ io non so cosa farci. I nostri mezzi sono altri. Con Pierotti discuteremo su base programmatica, entrambi con pari dignita’[k]. Passa una settimana e lo stesso Bellini annuncia che il leader dell[k]Onda sarebbe stato il proprio candidato alle amministrative.
L[k]ex sindaco pero’ pone delle condizioni: a lui la guida della coalizione ed e’ il Pd che si accoda all[k]Onda, non viceversa. Va bene. Affare fatto ed ecco che spuntano gli altri alleati. Si chiamano Comacchio Futura (altra civica che rappresenta i pescatori) e Udc. Da lontano iniziano a sentirsi i primi borbottii dei finiani: [k]Ci siamo anche noi[k]. [k]Mai[k] e’ la replica inflessibile del Pd.
Come puo’ d[k]altronde il Pd allearsi con gli ex An in quel di Ferrara, patria di Franceschini da una parte e roccaforte di Almirante prima e Fini poi con la festa nazionale di Mirabello dall[k]altra? Pierotti cerca di mediare e abbozza una mezza smentita: [k]Con noi c[k]e’ solo l[k]Udc[k].
Perfetto. Ma arriva la presentazione dei simboli elettorali. E si scopre che lo scudo crociato si chiamera’ [k]Udc-Terzo Polo[k]. I bisbigli si fanno urla e lo sconcerto inizia a penetrare anche nella direzione di partito dei bersaniani. Gia’ perche’ alcuni suoi componenti nemmeno lo sapevano.
Non tutto e’ perduto. Davanti a Enrico Letta, a Comacchio per la campagna elettorale dei suoi, il segretario provinciale Paolo Calvano insiste: [k]Puntualizziamo che noi siamo alleati con l[k]Udc, non con il Terzo Polo[k].
Il gioco regge ancora per un po[k]. Fino alla presentazione dei candidati di questo misterioso Udc-Terzo Polo: in lista 16 persone. Di queste ben 4 sono esponenti finiani. A scanso di equivoci uno di loro e’ il vicepresidente del circolo locale di Fli. Pericolo di derive a destra? Non si sa se il Pd si sia posto il problema. Certamente non se l[k]e’ posto Pierotti, visto che l[k]altra civica che lo appoggia, Comacchio Futura, vede come capolista l[k]ex consigliere comunale Marcello Luciani, nel 2008 nelle fila di Alleanza nazionale.
Finito? Nemmeno per sogno. Alleato di Pierotti, e quindi del Pd, c[k]e’ anche Lucio Sturaro, l[k]ex consigliere comunale protagonista delle dimissioni del precedente sindaco. Sturaro, ora nelle liste del Terzo Polo, viene direttamente dal Pdl.
Ciliegina sulla torta, indigesta per gli scettici che non volevano credere a queste alchimie elettorali, ecco arrivare a sostenere Pierotti nientepopodimeno che gli onorevoli Renzo Raisi e Chiara Moroni. Il primo e’ stato l[k]organizzatore del nuovo corso di Mirabello, la seconda e’ la pasionaria finiana per eccellenza.
Che dire[k] In casa Pd ci si affida alle parole di Calvano nel giorno di inaugurazione della sede elettorale comacchiese: [k]Il Pd ha scelto di sostenere Pierotti perche’ ritiene che sia un[k]alleanza che possa garantire una buona governabilita’ e prospettiva per Comacchio, senza naturalmente abbandonare la propria identita’[k].
Su quest[k]ultimo punto non sono in pochi a storcere il naso. Intanto un risultato c[k]e’ gia’ stato. Quello di vedere alcuni elettori stracciare la tessera e andare a votare per le primarie della Sinistra.
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