Italia ancora in recessione e con un rischio occupazione. Confindustria diffonde stime del Pil nel primo trimestre, che segna un arretramento dell’ 1% confermando la recessione. Il premier Mario Monti da Cernobbio conferma la fotografia. “Per il 2012 – dice – non vi prometto crescita, ma meno recessione”. Non e’ tempo di alimentare illusioni, spiega alla platea di piccoli imprenditori, perche’ “l’emergenza non si risolve in un anno”.
Anzi, “c’e’ un nuovo rischio di contagio che arriva dalla Spagna”. er Confindustria, le prospettive per il primo trimestre del 2012 si presentano piu’ nere di fine 2011: il Centro studi di viale dell’Astronomia stima una contrazione del Pil dell’1% tra gennaio-marzo. “Gli indicatori – dice il Csc nell’indagine mensile – sono coerenti” con questa “marcata flessione” del Prodotto interno lordo. Una caduta congiunturale superiore a quella gia’ registrata nel quarto trimestre 2011 (-0,7%) e del ribasso dello 0,2% nel terzo trimestre dell’anno scorso. Sarebbe cosi il terzo trimestre consecutivo negativo.
La Confindustria afferma che nel 2012 in Italia:
“L’occupazione e’ destinata a diminuire perche’ le imprese sono costrette a recuperare produttivita’ a fronte della nuova recessione”
“le prospettive occupazionali a breve termine sono sfavorevoli” visto che “la flessione dell’attivita’ produttiva ha causato nell’industria in senso stretto nuove diminuzioni della produttivita’: -2,4% nel quarto trimestre sul terzo, -5,1% rispetto a inizio 2008”
“A gennaio il tasso di disoccupazione e’ salito in Italia al 9,2%”
[color=red]In Italia c’e’ un esercito di 2 milioni e mezzo di disoccupati. Nel 2012 l’esercito dei disoccupati aumentera’.
I padroni licenzieranno ancora operai.
La crisi economica avanza. I ciarlatani milionari della borghesia lo sanno bene.
Di fronte a questo esercito di disoccupati la ” riforma del lavoro” della Fornero ha un unico punto chiaro: facilitare i licenziamenti ai padroni.
Operai, le chiacchiere di Napolitano, Monti e Bersani non possono imbrogliarci.
Operai, organizziamo scioperi durissimi contro i licenziamenti.
Operai, organizziamo con noi l’esercito dei disoccupati
Operai, rendiamo invincibile il nostro esercito per la lotta contro i padroni e i loro ciarlatani[/color]
Comments Closed