LA SPAGNA NELLA CRISI
La Spagna ha enormi problemi di disoccupazione, ha da poco approvato una nuova legislazione del lavoro che aumentera’ il numero dei senza lavoro invece di ridurlo (come vogliono da fare nel nostro paese) e contemporaneamente rendera’ tutti i lavoratori piu’ ricattabili e asserviti ai padroni. Per i giovani con i tagli non solo il lavoro, ma anche l’istruzione sara’ un sogno presto inrealizzabile. La polizia incoraggiata dal nuovo governo calca la mano nelle azioni repressive. Questo e’ il quadro della Spagna di questi tempi; situazione che esaspera gli animi dei piu’ giovani, sempre in numero crescente e che hanno sempre meno da perdere. Ed e’ cosi che Barcellona conosce una giornata di rabbia dove le banche e i luoghi simbolo del capitalismo vengono attaccati dai giovani come gia’ successo piu’ volte ad Atene e qualche volta, forse troppo poco, anche in Italia, ma la frequenza e’ solo una questione di fase della crisi e la grecia in questo momento sta sperimentando una fase successiva a quella spagnola e italiana.
Anche in altre citta’ spagnole si sono registrate proteste da parte degli studenti.
Siamo solo all’inizio di questa fase storica, che rappresenta una grande opportunita’ di cambiamento e in cui diventa sempre piu’ questione urgente l’organizzazione del partito operaio per far si che questo cambiamento sia a nostro favore ponendo fine al potere dei padroni e al loro sistema.
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