La CGIL Piemonte (neanche il nazionale) si dice “scioccata, interdetta
ed angosciata” per la morte della giovane operaia di Biella, Maria
Elena, madre di due figli.
Maria Elena è stata stritolata dal macchinario tessile al quale stava
lavorando nella fabbrica di Cerreto Castello.
“Bisogna andare oltre il dolore e riaffermare quanto sia importante
investire sulla formazione e la sicurezza nei luoghi di lavoro” scrivono
gli scioccati.
I tessili possono lavorare fino a 48 ore settimanali con maggiorazioni
del 15%. Il contratto nazionale lo hanno firmato i confederali,
scioccati compresi.
Ma tutta l’importanza del tema “uccisi dal lavoro” dove si trova nelle
30 pagine di “piano del lavoro” della Camusso & co. ?
Io non l’ho trovato.
Ciò è scioccante.
Sicuri saluti formativi da Pavia
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