L’annuncio arriva durante il precetto pasquale, a margine della messa officiata in fabbrica dall’arcivescovo, monsignor Filippo Santoro.
Ci sono migliaia di lavoratori con le loro famiglie. La platea è sterminata. Il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, conferma l’ingresso nella rinnovata struttura societaria di Enrico Bondi, ex supercommissario della spending review, che ha già firmato un contratto di consulenza.
Dopo le indiscrezioni giornalistiche dei giorni scorsi, Ferrante lo dice agli operai: Bondi sarà amministratore delegato.
Monti ha salvato i padroni buttandoci nella miseria, ora Bondi salverrà l’assassino Riva
Per il supercommissario Enrico Bondi non c’è crisi che tenga. A inizio gennaio si era dimesso dall’incarico di commissario per la spending review per tentare di sedare le polemiche sollevate dal leader Pd, Pierluigi Bersani, che non gradiva il cumulo di poltrone e soprattutto il ruolo di selezionatore di curricula degli aspiranti candidati con Mario Monti in Scelta Civica. E a distanza di neanche tre mesi, ecco che per il manager aretino arriva un nuovo importante incarico: quello di amministratore delegato dell’Illva di Taranto di proprietà del gruppo Riva.
In realtà, come precisa il presidente dell’azienda pugliese, Bruno Ferrante, Bondi, che ai tempi della spending review era anche commissario per il disavanzo della Sanità nel Lazio, lavora già da tempo come consulente per il gigante siderurgico, ma ne diventerà ad nell’assemblea di approvazione del bilancio 2012.
Il presidente parla di “svolta epocale” per gli azionisti.
Bondi salverà gli azionisti dell’ILVa conciando la pelle degli operai
Di futuro oggi all’Ilva di Taranto ha parlato anche monsignor Santoro nell’omelia.
“Qui a Taranto – ha affermato l’arcivescovo – ci siamo lasciati prendere dallo sconforto e dal fatalismo e ancora pensiamo che verrà qualcuno a salvarci. Io, ancora una volta, invito tutti, specie chi ha ruoli di responsabilità a mettere in campo tutto l’impegno, le competenze ed il cuore per fare più di quello a cui si è tenuti: il possibile e, finanche, l’impossibile per dare a Taranto il presente ed il futuro che merita.
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