Redazione di Operai Contro,
i saggi di Napolitano sono i soliti noti. Forse il peggio dei soliti noti. Sono nomi che rappresentano gli assi portanti di quell’antico sistema politico e istituzionale che ha portato l’Italia nel baratro in cui si trova oggi. E adesso siamo di nuovo nelle loro mani.
Napolitano ha chiamato il peggio di Pd, Pdl, e del partito di Monti
Valerio Onida, costituzionalista di area Pd
Luciano Violante, con tutto il suo passato partitocratico alle spalle, simbolo della storia più antica (e non sempre limpida) del Nazareno (ma nel suo caso si potrebbe parlare meglio di Botteghe Oscure).
Mario Mauro, uomo di Monti (e di Cl vicinissmo a Roberto Formigoni) che qualcuno voleva a presidente del Senato al posto di Pietro Grasso, di cui non si ricordano negli anni particolari exploit legislativi nel segno del cambiamento.
Gaetano Quagliariello, ex vicecapogruppo del Pdl al Senato, uomo delle leggi ad personam di Silvio sulla giustizia, dunque personaggio di stretta osservanza berlusconiana, primo tra i soldati di prima fila del Cavaliere e (anche lui) personalità su cui l’intero centrodestra si sarebbe speso per fargli avere una carica istituzionale.
Cosa potranno mai studiare di nuovo queste cariatidi politiche del sistema? Che avranno mai da tessere e rinnovare elementi che mai sarebbero stati eletti davvero dal popolo se non ci fosse stato il Porcellum? L’unica cosa che possono partorire, a ben guardare, è un inciucio
Monti continuerà a governare l’Italia nonostante i disastri economici e le figuracce cosmiche internazionali codificato sotto forma di programma da servire freddo sul piatto del prossimo presidente della Repubblica come unica via per avere un nuovo governo. D’inciucio, s’intende, non certo di rinnovamento.
Enrico Giovannini, presidente dell’Istat, istituto che continua a fotografare lo stato del Paese senza aver mai suggerito una misura utile al suo sviluppo neppure per sbaglio
Giovanni Pitruzzella, presidente del’autorità garante della concorrenza e del mercato, istituto abbastanza inutile se si considera che in Italia, com’è noto, non c’è una legge sul conflitto d’interessi degna di questo nome, per cui l’operato del Garante è stato fino a oggi abbastanza oscuro.
Moavero Milanesi uoimo di Monti
Filippo Bubbico un rottame del PCI.
Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca D’Italia, è “cresciuto” dopo l’entrata in scena del governo Monti.
Insomma, il “sistema” al potere che viene chiamato a rinnovare se stesso. Un paradosso
Napolitano fa ridere se pensa che qualcuno accetterà questa pagliacciata.
E’ ora che il M5S spazzi via questi saggi che puzzano della peggiore partitocrazia
Un vostro lettore che ha votato M5S
Caro lettore dal momento che il M5S non mette in discussione il capitalismo come sistema sociale,i borghesi e i loro rappresentanti vanno per la loro strada . Solo una rivoluzione comunista potrà spazzarli via, e non limitandosi solo alla critica dei costi e delle malefatte della casta: E’ QUESTA LA DIFFERENZA TRA UN MOVIMENTO RIVOLUZIONARIO è UNO RIFORMISTA….