“Spero che questo mese non sia indicativo. Altrimenti, lo dico chiaro: io me ne torno in Sicilia, non mi conviene stare qui”. Francesco Campanella, senatore Cinque Stelle, lo ammette candidamente: qui, se si continua a tagliare l’indennità, fare il parlamentare diventa un problema. Lo hanno spiegato anche a Beppe Grillo, nel conclave di venerdì scorso. Tra affitti, viaggi e collaboratori da assumere, i soldi finiscono in fretta. Lui, ha risposto che non vuole affamare nessuno: l’unica regola è il rendiconto, ovvero saper dimostrare come si è speso fino all’ultimo euro.
Povero senatore
Dal “Codice di comportamento eletti MoVimento 5 Stelle in Parlamento” leggiamo
Trattamento economico:
- L’indennità parlamentare percepita dovrà essere di 5 mila euro lordi mensili, il residuo dovrà essere restituito allo Stato insieme all’assegno di solidarietà (detto anche di fine mandato). I parlamentari avranno comunque diritto a ogni altra voce di rimborso tra cui diaria a titolo di rimborso delle spese a Roma, rimborso delle spese per l’esercizio del mandato, benefit per le spese di trasporto e di viaggio, somma forfettaria annua per spese telefoniche e trattamento pensionistico con sistema di calcolo contributivo.
Personale di supporto ai parlamentari:
- Le persone eventuali di supporto ai parlamentari se previste per legge, per la loro attività non potranno superare un rimborso economico di 5 mila euro lordi mensili.
Al senatore M5S non bastano
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