Redazione di Operai Contro,
gli abitanti di Taranto hanno disertato il referendum inutile sul futuro dell’Ilva: in pochi sono andati a votare la consultazione non ha ottenuto i numeri necessari per essere ritenuto valida. Non è stato raggiunto il quorum del cinquanta per cento più uno degli aventi diritto (173mila). Anzi, la percentuale è ben al di sotto delle aspettative degli organizzatori: il 19,52%. Hanno votato 33.774 persone su 173.061 aventi diritto.
Ai tarantini sono state poste due domande: sì o no alla chiusura totale dello stabilimento; si o no alla chiusura parziale dell’Ilva cioè della sola area a caldo, quella sottoposta a sequestro dalla magistratura dal luglio 2012 perchè altamente inquinante.
Il referendum, era solo consultivo,perchè cazzo dovevamo andare a votare?
La Corte Costituzionale ha stabilito che la legge 231 del 2012, la cosiddetta ‘legge Salva-Ilvà è costituzionale e non lede l’autonomia del potere della magistratura. La legge stabilisce che l’Ilva può continuare a produrre ma a condizione che l’azienda proceda, passo dopo passo, alla bonifica dell’area, seguendo tutte le prescrizioni previste dall’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
I sindacalisti FIM-FIOM-UILM continuano a prendere le mazzette di Riva
O noi operai dell’ ILVA ci organizziamo o non cambierà niente.
Un operaio dell’ILVA
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