Cara redazione di Operai Contro,
Sindacati uniti nella tradizionale festa del Primo maggio dedicata ai lavoratori. Camusso, Bonanni e Angeletti, i tre segretari confederali sul palco a Perugia, in un Paese in preda a uno smottamento occupazionale con gli ultimi dati Istat (di ieri) che contabilizzano una disoccupazione giovanile al 38,4% e le decine di vertenze industriali sul tavolo del ministero dello Sviluppo Economico. Così rileva Susanna Camusso, segretario generale Cgil, «senza lavoro il Paese muore e questo Paese non può morire» aprendo il suo intervento.
Hanno ragione. Senza il lavoro di noi operai, i padroni non possono sopravvivere.
Hanno ragione. Senza il lavoro di noi operai, i sindacalisti non hanno più nessuno da svendere ai padroni, non hanno più mazzette da incassare.
Noi operai possiamo fare a meno dei padroni e della CGIL-CISL-UIL
Un operaio di Perugia
Comments Closed