RASSEGNA STAMPA
Mo, Israele, Siria, Iran, potenze
Asia Times 130506
Gli attacchi (israeliani) riformulano la crisi siriana
Kaveh L Afrasiabi
– Il recente attacco aereo israeliano contro strutture militari siriane, il terzo da gennaio, rappresenta un’importante escalation del conflitto in corso da due anni,
o che potrebbe portare ad un intervento iraniano diretto nel prossimo futuro.
– L’attacco trasforma la “Guerra civile” in Siria in un conflitto tra Stati, ridisegnandone la traiettoria.
o é prevedibile una crescente internazionalizzazione del teatro del conflitto siriano, come risultato di un intervento militare siriano più frequente e sostenuto:
o con Russia e Iran in accordo per impedire la caduta del regime siriano;
– Usa e Arabia Saudita e altri paesi arabi conservatori che continuano ad aiutare (in modo non determinante) la Siria;
– la Turchia coinvolta nelle macchinazioni di altre potenze, anziché portare avanti una sua azione autonoma.
– Un professore universitario iraniano: Israele sta deliberatamente intensificando il conflitto, con il benestare americano per far pendere la bilancia a favore dei ribelli siriani, che nelle ultime settimane sono stati messi da parte.
o Le Forze siriane devono combattere ora su due fronti; inoltre Israele attizza le tensioni settarie attaccando la Siria attraverso lo spazio aereo libanese, e spera di indebolire la posizione di Hezbollah.
o Ironia degli eventi: attaccando la Siria, Israele potrebbe in realtà aiutare Assad a sopravvivere.
– Il ministro Difesa e il capo delle forze armate iraniani hanno avvertito che l’Iran potrebbe dare aiuto alle forze siriane.
– L’accelerazione alla situazione siriana è un rischio per Israele, e potrebbe ritorcersi contro, dato che l’Iran chiede al mondo arabo di «assumere una posizione unitaria» contro l’aggressione israeliana.
– Per l’Iran la minaccia proveniente dal conflitto siriano è triplice:
o minaccia i suoi due storici alleati strategici, siriani e Hezbollah,
– ma anche l’Irak che, sempre più instabile all’interno, teme che il conflitto debordi nel suo territorio, a causa della recente alleanza dei jihadisti siriani con al-Qaeda in Irak
– L’Iran preferisce una soluzione politica del conflitto siriano (motivo per cui ha appoggiato la missione Onu), perché se Teheran fosse costretto ad un intervento militare diretto, questo potrebbe trasformarsi in un “pantano iraniano”.
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Libération 130505/06
Israele colpisce la Siria per colpire Hezbollah/ Secondo l’ONU, in Siria i ribelli avrebbero utilizzato armi chimiche
– Con gli attacchi aerei israeliani, dello scorso weekend, contro diversi obiettivi militari siriani nel N-O di Damasco, il conflitto siriano sta trasformandosi da guerra civile sempre più cruenta a guerra internazionale.
– Un colonnello israeliano, ex ufficiale dei servizi militari israeliani (Aman): «È iniziata una guerra non dichiarata, tra Israele, Iran e Hezbollah, a spese della Siria».
o Il quotidiano israeliano, Yédiot Aharonot: gli attacchi portano Israele in un ingranaggio che lo costringerà ad aumentarli sempre più, con il rischio di incendio nella regione; prevede la guerra nella prossima estate.
– Il giornale israeliano Maariv (secondo quotidiano israeliano più venduto dopo Yédiot Aharonot), valuta l’impresa rischiosa ma necessaria, dato che nella regione aumenta il numero di chi si chiede dove sono spariti gli USA.
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– Carla del Ponte (Commissione inchiesta ONU su violazione diritti dell’uomo in Siria): Gli oppositori a Bachar al-Assad hanno usato gas sarin.
L’inchiesta in corso potrebbe anche stabilire se anche il governo Assad ne ha fatto uso.
– Il Sarin è un gas neurotossico scoperto alla vigilia della Seconda guerra mondiale in Germania. Oltre all’inalazione, anche il semplice contatto con la pelle blocca la trasmissione del comando nervoso e provoca la morte per arresto cardio-respiratorio. La dose letale per un adulto è di ½ milligrammo; è inodore e invisibile.
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