Cari Operai Contro,
quello che e’ stato firmato pochi giorni fa e’ l’ennesimo schifo che sta succedendo a Pomigliano d’Arco nello stabilimento della Fiat.
Mi domando dove si vuole arrivare?
Qui sembra proprio non esserci fine all’indecenza, ci mancava solo il fatto di andare a lavorare gratuitamente, per beneficenza. E’ vero che purtroppo non molto tempo fa con i corsi fip abbiamo fatto della “beneficenza”, ma continuarla a fare ancora oggi mi sembra proprio molto. E’ ovvio che il mal’umore all’interno e’ fin troppo evidente e lo testimonia anche il fatto che finalmente molte persone, forse svegliati anche dalla lettera da voi pubblicata, si sono e si stanno cancellando dai sindacati firmatari.
La voce dei blocchi e’ ovviamente arrivata all’interno dello stabilimento e di questo credo proprio che siano contenti tutti. Io personalmente continuo a dire che fuori da quell’ “inferno” c’e’ chi ancora lotta per i diritti di tutti per questo presumo e mi auguro che si metta fine a questa guerra dei poveri voluta dall’azienda e che sia al blocco del 15 che a quello del 22, i colleghi si presentino ai cancelli e che non provino nemmeno ad entrare scaricando la “colpa” ai blocchi e soprattutto evitando una volta e per sempre la tanto voluta guerra dei poveri.
Va beh forse questo vale solo per il giorno 15 perche’ per il giorno 22 sta girando la voce di uno sciopero da parte di tutte le organizzazioni sindacali con manifestazione a Roma per tanto adesso ci stiamo tutti domandando che si fa il 22? Noi di Fiat Pomigliano volendo possiamo partecipare a questo sciopero o come qualcuno dice da tempo, in questa fabbrica il diritto allo sciopero e’ stato cancellato? Se noi non abbiamo il diritto di fare sciopero e di partecipare alla manifestazione, le RSA di fabbrica cosa faranno? Verranno a “lavorare” come da accordo firmato o se ne andranno a Roma a fare la solita passeggiatina? Beh forse con questi miei interrogatori daro’ loro un bell’assist pero’ credo proprio che sia giunto il momento di risposte. Questa del 22 e’ l’ennesima schifezza che fa il sindacato firmatario. Correggetemi se sbaglio. Faccio un accordo per il 22 contemponareamente ad uno sciopero nazionale ma e’ normale o questi ormai non sanno piu’ quello che fanno? Non hanno avuto nemmeno la furbizia di dire all’azienda non facciamolo il 22, scegliamo un altro sabato. Forse c’e’ dell’altro sotto? Forse ormai e’ talmente evidente che a noi operai all’interno possono farci di tutto, tanto non ci sara’ reazione per ovvi motivi? Beh allora anch’io invito i miei colleghi a far capire a questi signori che “ca niscun e’ fess”, abbiamo una sola arma per farci sentire oggi giorno ed e’ quella di strappare la tessera (sempre che qualcuno di voi ce l’abbia in tasca la tessera 2013) o per meglio dire andare dal segretario di reparto a cancellarsi.
La contromossa dell’azienda e sindacati firmatari ai blocchi del 15 e del 22 sara’ quella di lavorare i 30 minuti di pausa mensa, questo non lo dicono i nostri cari RSA? Beh in effetti in questi ultimi giorni le passeggiatine non avvengono piu’ allo scoperto ma nelle fogne, infatti i noti personaggi forse proprio per evitare i lavoratori non si stanno facendo vedere piu’, forse hanno avuto anche il privilegio di non fare nemmeno le passeggiatine? Ma il loro stipendio e’ uguale al nostro? Ebbene vi sembrera’ strano ma e’ uguale con la sola differenza del culo, il nostro e’ rotto il loro bello intatto. Scusate la volgarita’.
Fuori ai cancelli di una fabbrica che sembra giorno dopo giorno dare sempre piu’ ragione a chi ha deciso di dire NO a quel referendum ricatto, ci sono organizzazioni che sembrano avere ragione su le cose che ormai dicono da tempo e il fatto che finalmente le si vede unite, riempie il cuore di gioia perche’ il fine di questa “lotta” e’ comune e’ lo stesso e com’e’ stato detto in passato dal Prof. Rodota’, :”Voi tutti che lottate, per tutti, quelli dentro e quelli fuori, rappresentate la speranza”. Rivolgo un appello alla Fiom e allo Slai :”Sempre uniti mai divisi per il bene di una classe ormai sempre di piu’ scamazzata”. Ai miei colleghi anch’io invito a cancellarsi e soprattutto a prendere coscienza che non siamo soli. Ai miei colleghi che purtroppo stanno ancora in cig gli dico di non aspettare ancora ma di iniziare a “lottare” prima che sia troppo tardi.
Tutti uniti si puo’.
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